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Cronaca Viale Piersanti Mattarella

Azienda modenese evade 80 milioni di euro, intervento delle Fiamme Gialle

Come accertato da un'indagine della Guardia di Finanza, la condotta illecita si è concretizzata nello spostamento di una parte consistente di reddito nel territorio estero a fiscalità privilegiata, nonostante fosse stato prodotto sul territorio nazionale

Oltre ottanta milioni di euro di tassazione non dichiarati sono stati recuperati dalla Guardia di Finanza di Modena nell'ambito di un'indagine sull'evasione fiscale internazionale. A riferirlo sono le stesse fiamme gialle canarine del comando provinciale di viale Piersanti Mattarella. Durante queste ispezioni sono state approfondite le operazione economiche infragruppo intercorse fra imprese residenti in stati diversi (il cosiddetto "transfer pricing") al fine di verificare se tali transazioni fossero state o meno effettuate rispettando il principio di libera concorrenza (il cosiddetto "arm's length principle"), in modo da garantire corrispondenza tra il prezzo stabilito nelle operazioni commerciali tra imprese associate e quello che avrebbe dovuto essere pattuito tra imprese indipendenti, in condizioni similari, sul libero mercato.

Il fine dell'intervento è quella di evitare che, mediante l'alterazione del valore al quale avvengono le transazioni intercompany, si possa realizzare uno spostamento di materia imponibile da stati a elevata fiscalità verso territori caratterizzati da una minore pressione fiscale: in tale contesto, al fine di preservare la propria potestà impositiva, i singoli stati hanno emanato una normativa specifica sul transfer pricing, la quale recepisce il principio di valutazione a valore normale delle transazioni infragruppo contenuto nel Modello di Convenzione Ocse.

Proprio con riferimento a tale disciplina, la Guardia di Finanza di Modena ha accertato che la società sottoposta a verifica, pur adottando un corretto metodo di determinazione dei prezzi di trasferimento, ha operato i correlati calcoli secondo criteri non in linea con quelli previsti dalla normativa vigente. Infatti, nell’ambito di una mirata pianificazione fiscale operata dal Gruppo internazionale al quale la società modenese appartiene, la condotta illecita si è concretizzata nella localizzazione di una parte consistente di reddito nel territorio estero a fiscalità privilegiata, seppure in realtà prodotto sul territorio nazionale, consentendo ai verificatori di fare emergere ingenti elementi di reddito non dichiarati da proporre per il recupero a tassazione.

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