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Cronaca

Il 2014 tutto d'un fiato: un anno di Modena consegnato alla cronaca

Cronaca, politica, economia, sport: tutto quello che ci lasceremo alle spalle in questo 2014. Un lungo riassunto che chiude un anno difficile per il nostro territorio, ma non privo di note liete e di speranze di cambiamento

Passa agli archivi della cronaca giornalistica modenese anche l'anno 2014, denso di avvenimenti che cerchiamo di condensare in queste poche righe. Inutile negare che si è trattato di un anno difficile a causa della crisi economica, delle calamità naturali e dell'emergenza sicurezza, ma anche un anno di grandi cambiamenti nella politica locale e di eventi significativi.

ALLUVIONE - Come ben sanno gli abitanti della pianura modenese, il 2014 si è aperto con una vera e propria tragedia. Ancora impegnati a discutere e programmare la ricostruzione della Bassa terremotata, migliaia di residenti sono stati sorpresi la mattina del 19 gennaio dall'improvviso cedimento dell'argine del fiume Secchia, a San Matteo. Quella che pareva una semplice esondazione, si è trasformata in breve in una vera e propria alluvione, che ha portato sott'acqua campagne e centri abitati, trasformando la pianura in un lago di 75 km quadrati. Un'emergenza che si è rivelata ben presto l'ennesimo disastro causato dalla furia della natura e dall'incuria dell'uomo, e che ha visto sparire nelle acque torbide Oberdan Salvioli, volonteroso bastigliese intento a prestare soccorso ai suoi concittadini. 
L'anno della nutria, verrebbe da dire amaramente; ma molto più realisticamente l'anno del fallimento nella gestione dei tanti corsi d'acqua del nostro territorio, che ha riscoperto la propria vulnerabilità idrogeologica, consegnando ai cittadini un badile per spalare il fango e alla Procura un'inchiesta per probabile disastro colposo.

CALAMITÁ - Ma le avversità non si sono fermate all'alluvione: anche nella primavera 2014 si è ripresentato il preoccupante fenomeno delle trombe d'aria, che hanno devastato alcune aree di Nonantola e Castelfranco, lasciando una scia di danni e paura.
Danni che hanno caratterizzato anche l'autunno in diverse zone del nord Italia, da Genova alla vicina Parma, colpite da nuovi eventi alluvionali. Episodi che hanno toccato indirettamente anche Modena, rimasta “al buio” telefonico per diverse ore a causa dell'allagamento della centrale Telecom adiacente al Baganza esondato, che ha zittito improvvisamente decine di migliaia di telefoni cellulari in buona parte della regione.

POLITICA – Il 2014 è stato anno di elezioni amministrative per tutti i principali Comuni della nostra provincia, ma anche l'anno delle inattese dimissioni di Vasco Errani e delle elezioni regionali anticipate, nonché l'anno dell'abolizione delle Province come ente eletto direttamente dai cittadini. Seppur il panorama politico non sia mutato nella sostanza, con la riconferma delle amministrazioni di centrosinistra su tutto il territorio, è esploso il disiteresse nei confronti della politica e l'astensionismo, sospinto da casi controversi come quello delle primarie del Pd modenese o l'inquisizione dei consiglieri regionali per le "spese pazze".
Il Comune di Modena ha conosciuto per la prima volta nella sua storia il ballottaggio: soltanto dopo il secondo turno Gian Carlo Muzzarelli ha avuto la meglio sul candidato M5S Marco Bortolotti, assumendo la guida della città capoluogo e presto anche quella del nuovo ente provinciale e trasformandosi nel primo “super-sindaco”, sia nei modi che nelle competenze istituzionali. Negli stessi giorni di giugno, Pistoni (Pd) ha sottratto al centrodestra Sassuolo, mentre Smeraldi ha beffato lo stesso Pd a Vignola.
Il mese di luglio si è aperto con l'inaspettata condanna per falso ideologico del Governatore Vasco Errani, che ha rassegnato pochi istanti dopo le proprie dimissioni, portando la Regione Emilia-Romagna a nuove elezioni. Tornata elettorale in cui a trionfare è stato l'astensionismo, con solamente il 37% degli elettori che si sono recati alle urne, consegnando la carica di nuovo Presidente all'erede designato, Stefano Bonaccini.

CRONACA NERA – Non è stato un anno positivo sul fronte degli episodi criminali. A destare particolare preoccupazione, specialmente negli ultimi mesi dell'anno, è stata l'emergenza furti. Un'escalation senza precedenti di furti in abitazione, spaccate nei negozi e rapine violente e a mano armata che stanno ancora oggi tenendo impegnate le forze dell'ordine, che hanno dovuto attuare piani straordinari per fermare le bande prive di scrupoli che hanno scorrazzato per tutta la provincia. A sottolineare questa emergenza sono arrivate anche le classifiche, che pur assegnando a Modena il terzo posto in Italia per vivibilità, hanno sottolineato il problema sicurezza. Di grande impatto è stato sicuramente il furto del quadro del Guercino dalla chiesa di San Vincenzo, un capolavoro incustodito sparito senza lasciare traccia, opera di ladri professionisti.
Quattro i casi di omicidio che hanno tenuto banco sulle pagine della “nera”: l'assassinio del fidanzato ad opera di una giovane ghanese, il regolamento di conti al parco Novi Sad culminato con l'accoltellamento di un nordafricano, il folle omicidio-suicidio di Concordia e la lite stradale di Vignola, dove ha perso la vita un uomo di 41 anni

PRIMO ZANOLI – Particolare scalpore – e tanta commozione – ha suscitato il caso di Primo Zanoli, paziente di Neurochirurgia scomparso nel nulla a Capodanno 2012. Il suo cadavere mummificato è stato ritrovato a distanza di quasi tre anni nello stesso ospedale di Baggiovara, in un cavedio difficilmente accessibile dove lo stesso Zanoli era precipitato vagando per una zona ancora in costruzione del nosocomio modenese. Dopo tante polemiche, altro materiale per la Procura.

STRADE DI SANGUE - Il viaggio in questo anno di eventi non può prescindere da colo i quali non viaggeranno più. Già, perchè anche nel 2014 è stato molto alto il numero degli incidenti sulle strade modenesi, che annoverano una ventina di vittime. Tra di loro anche tre bambini, due dei quali travolti alla fermata dello scuolabus. Uno stillicidio che non accenna a fermarsi.

CRISI ECONOMICA – Se gli osservatori più ottimisti auspicavano una ripresa già quest'anno, si sono dovuti ricredere davanti alle evidenze. I timidi segnali di aumento della produzione e dell'export in alcuni settori chiave dell'economia modenese, si sono scontrati con la dura realtà di tante aziende in profonda crisi. Conti in rosso, procedure di liquidazione e tanti lavoratori a casa. C'è chi ha preferito scappare in altri lidi come General Montaggi, chi è rimasto senza acquirenti come Terim, chi ha ridimensionato il proprio piano industriale come Coca-Cola, che ha chiuso i battenti nonostante un glorioso passato come Arbe Grafiche e chi ha patito la crisi dell'edilizia nonostante sia un colosso cooperativo come CMB. Tutto questo ha generato un aumento esponenziale della disoccupazione, anche in una terra che ha sempre garantito lavoro e benessere.

SPORT - Sportivamente parlando, quello che ci lasciamo alle spalle, è invece un anno ricco. Ricco di emozioni, anche se non sempre positive, che vale la pena di rivivere insieme. La traversa di Babacar a Cesena, la parata di Pegolo a Firenze, i 43 punti da record del Carpi nel girone di andata; le dimissioni di Domenicali, l'addio di Alonso, il benvenuto a Vettel in Ferrari nella speranza di una rinascita; il ritorno di Bruninho, i 27 set vinti consecutivamente, l'infortunio di Paola Cardullo nel momento più delicato della stagione. Tre, il numero perfetto, come le medaglie d'oro di Cecilia Camellini e di Gregorio Paltrinieri. E, date le premesse, non resta che confidare in un 2015 di vittorie.

Dodici mesi sono costellati di troppi eventi per citarli tutti. Importanti questioni urbanistiche come la dismissione della ferrovia storica a Modena o il disastro dei chioschi sotto sequestro nel Parco delle Rimembranze hanno tenuto banco per mesi e contrassegneranno anche l'anno venturo. Battaglie di carattere nazionale come quella per il riconoscimento dei diritti alle coppie omosessuali, culminata con l'istituzione di un Registro delle unioni civili, o quella animalista per la “liberazione” dei macachi dello Stabulario universitario. L'ascesa incontrastata di quello che ormai è sempre più personaggio simbolo di Modena, lo chef Massimo Bottura, testimonial della nostra eccellenza culinaria. E ancora la fobia ben motivata dai casi di virus Chikungunya registrati in diversi paesi della provincia, o quella del tutto immotivata dei clown assassini che ha tenuto banco tra giovani e giovanissimi.

Fatti grandi e piccoli che vi abbiamo raccontato per 365 giorni senza sosta e che continueremo a raccontarvi per il 2015 e sempre più oltre. Anche dalla redazione di ModenaToday un caloroso augurio di buon anno!

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