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Cronaca Pavullo nel Frignano

Premio Letterario Frignano, ecco i finalisti 2015

A contendersi la XX edizione del Premio Letterario Frignano saranno Francesco Baccomo Duchesne, Paola Soriga, e Carla Vistarini; mentre la terna di finalisti del Premio Frignano Ragazzi è composta da Fulvia Degl'Innocenti, Tommaso Percivale e Guido Sgaroldi

L’importante Premio Letterario, nato nel 1959, ha riconquistato l’anno scorso la sua originaria identità “nomade” intitolata al Frignano, e quest’anno la riconferma dividendosi fra Pavullo, Pievepelago e facendo tappa per la prima volta a Sestola. L’anno scorso la premiazione venne ospitata da Pavullo, quest’anno da Sestola e per l’edizione 2016 tornerà a Pievepelago per poi coinvolgere altre località dell’Appennino modenese. 
Il Premio, che dal 2010 prevede due sezioni - una per la narrativa e una per quella riservata ai ragazzi - nelle passate edizioni ha visto tra i vincitori scrittori del calibro di Alberto Bevilacqua, Paolo Giordano, Vinicio Capossela, Antonio Scurati, Michele Mari, Ugo Cornia, Cesare De Marchi e Aldo Busi. 
I premi – 5.000 euro al vincitore e 2.500 al primo classificato della sezione ragazzi – saranno assegnati e consegnati sabato 1 agosto a Sestola nella cornice di Piazza Vittoria, dove i vincitori leggeranno alcuni brani dalle loro opere.

La più prestigiosa manifestazione letteraria dell’Appennino modenese, nata 56 anni fa e che ha visto fra i fondatori il critico Carlo Bo, prevede la partecipazione al Premio di opere narrative di autori italiani viventi edite tra il maggio 2014 e aprile 2015, che possono essere presentate dagli autori stessi, da editori o proposte dalla giuria, di cui Arrigo Levi è presidente onorario. Gli altri componenti sono Michelina Borsari, Franca Baldelli, Roberto Barbolini, Stefano Marchetti, Riccardo Pontegobbi e Stefano Calabrese.

A questa edizione hanno partecipato 27 case editrici fra cui Einaudi, Rizzoli, Marsilio, San Paolo, Giunti e Corbaccio per un totale di ben 39 opere in gara, 31 per il Premio Frignano e 8 per il Premio Frignano Ragazzi intitolato a Giuseppe Pederiali. 

Terna Premio Frignano:

Federico Baccomo Duchesne, Peep show, Marsilio Editore
Con Peep Show, Federico BaccomoDuchesne ci regala un romanzo ferocemente spassoso, satireggiando il mondo vacuo dei reality e la nostra stanca “società dell’apparire”. Il protagonista, Nicola Presci, è precipitato dai fasti del Grande Fratello a un’anonima e incasinatissima vita da autista di divi, ma è sempre a caccia di un’occasione che gli offra un altro quarto d’ora di celebrità. Animato da un inesausto piacere di scrivere, Duchesne ci trascina in una trama esilarante con l’agilità catartica del nuotatore che sa addentrarsi in acque profonde proprio grazie alla leggerezza del suo stile. 

Paola Soriga, La stagione che verrà, Einaudi editore
Sardi di origine, Agata, Dora, e Matteo si sono conosciuti sul continente durante gli anni dell’università e ora che tornano nell’isola per circostanze non tutte fortunate finiscono a vivere insieme. Senza piani per il futuro, ma già invasi dal senso della perdita, sembrano aggrapparsi soprattutto all’amicizia, come a uno spazio di affetti che ha l’intensità di un focolare e forse dura più dell’amore. Alla sua seconda prova narrativa, Paola Soriga costruisce in uno stile fluente e quasi musicale l’epopea ironica e sofferta di una generazione di trentenni colti e spaesati, spregiudicati e precari che, sulla soglia dell’età adulta, non si proiettano in “magnifiche sorti e progressive”, ma aspettano un domani a breve scadenza, sapendo che fallimenti e gioie, rapimenti improvvisi e immancabili disincanti continueranno ad alternare il ritmo delle loro esistenze e che ancora e sempre il futuro se lo dovranno inventare.

Carla Vistarini, Se ho paura prendimi per mano, Corbaccio Editore
Un bandito assalta un supermercato, spara, fugge con il bottino. Fra gli scaffali, rimane a terra senza vita una giovane donna: con lei c'era una bimba di tre anni che ora è china sul suo volto, la accarezza, vorrebbe svegliarla. Un clochard, Smilzo (ex analista finanziario finito in disgrazia per operazioni spregiudicate), si accorge della piccola, la prende con sé e si allontana. Ma quella bimba custodisce un segreto per cui molti sono anche disposti a uccidere... Avvincente come un thriller, fra dramma e commedia, con il ritmo incalzante della sceneggiatura cinematografica, “Se ho paura prendimi per mano” è il primo romanzo di Carla Vistarini, celebre autrice di canzoni, programmi tv e film. Sullo sfondo di una Roma incantevole e misteriosa, anche nei suoi tocchi di quotidiana cialtroneria, si snoda una trama a orologeria abitata da personaggi emozionanti come don Pietro, sacerdote degli ultimi, o il professore smemorato, emblema della solitudine metropolitana: sono tutti protagonisti dell'eterna lotta fra il bene e il male, dove al gelo degli affari sporchi e degli interessi oscuri può fare scudo il calore della solidarietà.

Terna Premio Frignano ragazzi “Giuseppe Pederiali”:

Fulvia Degl’Innocenti, La Libraia, San Paolo Editore
La libraia è un romanzo per ragazzi, bello, coinvolgente, grazie anche allo stile leggero e intrigante, ed è anche una storia speciale: la storia dei libri che affascinano una adolescente che ha avuto tanti problemi nella sua breve vita, che ha cercato di vincere l'insicurezza e di ignorare il suo grande bisogno di affetto ma senza successo, e troppo a lungo. La frequentazione di una libreria e della libraia che la gestisce da tempo, avvezza a leggere storie e a collocare sugli scaffali i libri che acquista in un ordine misterioso, e che dispensa ai suoi clienti sia il conforto di un consiglio letterario, sia quello del calore accogliente di un infuso caldo, permette a Lia, una giovane sfrontata e ribelle, di cogliere dei libri un aspetto che non conosceva: i libri non curano le persone, non danno spiegazioni, istruzioni, consigli, ma entrano in contatto intimo e profondo con il lettore e gli permettono di costruirsi gli strumenti per interpretare le sconfitte, le eccessive sicurezze, per puntellare la speranza quando tutto sembra sfumare di fronte alla realtà. E' tra tanti libri e qualche lettura che Lia capisce che le apparenze a volte ingannano, che la bellezza non è solo quella esteriore e che anche gli affetti hanno modi diversi di manifestarsi. La madre, che lei tanto ama e che tante volte l'ha ferita, torna ad avere un posto importante nel suo cuore, senza riserve, e la sua esperienza passata non può più condizionarla negativamente ma le permette di trovare la forza per programmare un futuro migliore che lei dovrà volere fortemente e non dovrà mai dubitare di poter realizzare.

Tommaso Percivale, Messaggio dall’impossibile, Einaudi Ragazzi
Maggio 1961, momento tra i più intensi della guerra fredda in corso tra i due blocchi: Stati Uniti e Unione Sovietica combattono senza esclusione di colpi per l’egemonia e la vittoria finale. La corsa per la conquista dello spazio è uno dei fronti, forse il più entusiasmante, di questa battaglia che ha già prodotto l’impresa in orbita di JuriGagarin e nessun errore è concesso ai contendenti. In questo scenario, in una Torino inedita e sorniona, si muove Buccia, giovane radioamatore, esploratore accanito dell’etere e dei suoi molteplici e misteriosi messaggi. Da una di queste voci crepitanti nello spazio, che fa pensare a un tragico incidente occorso in orbita a una cosmonauta sovietica, prende il via la storia dipanata da Tommaso Percivale, scrittore per ragazzi pluripremiato e radioamatore egli stesso, abile a giocare con gli ingredienti del romanzo a fondo storico e, soprattutto, a muovere le pedine di una intrigante spy story, per avvincere il lettore fino all’ultima pagina e renderlo partecipe di un’avventura in cui si mescolano realtà e fantasia, eventi realmente accaduti e invenzione romanzesca. All’interno di un plot complesso e rigoroso si avvicendano così personaggi storici, amici reali e immaginari, adulti doppiogiochisti, bulli e spie, e mentre si consolida la ricerca di una verità destinata a rimanere un segreto, si rafforza il percorso di superamento della solitudine del ragazzino protagonista, grazie alla conquista di un’amicizia vera e profonda tra pari. 

Guido Sgaroldi, Il giorno degli eroi, Rizzoli editore
Classe 1965, di professione veterinario e autore pluripremiato di libri per l'infanzia e l'adolescenza, anche tradotti all'estero, Guido Sgardoli ha saputo trovare con il romanzo Il giorno degli eroi un bilanciamento perfetto tra sagacia nella costruzione narrativa, rigore nella documentazione storiografica e passione nel delineare i protagonisti dell'intreccio. I capitoli alternano cronologicamente i primi mesi della Grande guerra, vissuti da una famiglia contadina della bassa veneta e in particolare dal giovane Silvio, e gli ultimi, fatali momenti del conflitto, quando lo stesso Silvio vivrà un momento di straordinaria e pacifica rivoluzione nelle trincee, familiarizzando con il nemico austriaco durante il Natale del '17.

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