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Cronaca Campus Universitario / Via Giuseppe Campi

Casa di Fausta, firmato il contratto per costruire la palazzina in via Campi

L'edificio, che sorgerà in via Campi a fianco del Policlinico, sarà realizzato dalla Wolf Haus di Vipiteno, azienda leader nel campo della bioedilizia, e ospiterà le famiglie dei piccoli pazienti di Oncoematologia Pediatrica

Un nuovo passo verso la realizzazione di un sogno che diventa così sempre più concreto e tangibile. Nei giorni scorsi è stato infatti aggiunto un nuovo e importante tassello al percorso che porterà alla costruzione de La Casa di Fausta, la struttura voluta da ASEOP (Associazione per il Sostegno dell’Oncoematologia Pediatrica) che sorgerà nei pressi del Policlinico, in via Campi, destinata ad accogliere i piccoli ricoverati in Oncoematologia pediatrica e i loro familiari.
 
Due settimane fa, infatti, al Policlinico, è stato siglato l’accordo tra ASEOP e la Wolf Haus di Vipiteno (BZ), azienda leader nella costruzione di edifici in bioedilizia. L’accordo è stato firmato da Erio Bagni, presidente di ASEOP e Kurt Schöpfer, amministratore delegato di Wolf Haus in occasione dell’ultima assemblea dell’Associazione. A sottolineare l’appoggio dell’Azienda Ospedaliero-Univeristaria all’iniziativa, alla firma era presente il Direttore Generale del Policlinico, Licia Petropulacos, che ancora una volta ha ringraziato i volontari per il loro preziosissimo lavoro.
 
“L’alta qualità dei materiali da costruzione, il calore e la salubrità che il legno dona agli ambienti, i costi di realizzazione e di gestione ridotti rispetto a quelli delle tradizionali strutture in muratura, ci hanno convinto ad affidarci a Wolf Haus” spiega Erio Bagni. Wolf Haus realizzerà l’edificio con i più moderni criteri antisismici, di bioedilizia e di risparmio energetico. Realizzata in legno, la Casa di Fausta offrirà un ambiente confortevole e salubre ai bambini e ai loro accompagnatori, costituendo anche un esempio di edilizia innovativa per tutta la città.

Un volta completata la Casa di Fausta avrà 12 appartamenti, una biblioteca, uno spazio ludico interno, un giardino, una palestra per la riabilitazione, due uffici, un magazzino. La struttura verrà dotata di sistemi informatici in rete con l’ospedale ed in particolare con lo Spazio scuola per consentire al bambino di proseguire il proprio percorso scolastico in diretta relazione con le insegnanti.  La nuova struttura sostituirà quella realizzata nel 2008 che in questi anni ha ospitato pazienti di diversa provenienza, alcuni da centri della provincia di Modena altri da fuori Regione e dall’estero. Fausta Massolo (1935 – 1999) si può considerare la fondatrice dell’Oncoematologia pediatrica a Modena e uno dei pionieri di questa disciplina a livello nazionale. Giunta a Modena nel 1963, nella Pediatria allora diretta da Renato Pachioli, nel 1968 registrò il primo successo terapeutico a Modena per un bambino affetto da tumore del sangue. Lottò tutta la vita per ottenere cure migliori e rendere il reparto adatto a quell’umanizzazione della cura che oggi è un concetto assodato.

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