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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Formigine

Tecnologia per i controlli stradali, a Formigine si adotta lo “scout speed”

La Polizia Municipale ha avviato l'uso del sistema di bordo che permette di individuare una serie di infrazioni. Negli ultimi giorni controlli sui mezzi pesanti e diverse irregolarità scoperte

I nuclei specializzati della Polizia municipale di Formigine in materia di controllo dell’autotrasporto e sui falsi documentali, nei giorni scorsi hanno portato a termine due importanti operazioni. È stato intercettato un autocarro, condotto da conducente di nazionalità pakistana, che esibiva falsi documenti abilmente contraffatti “formato card”. La persona è stata posta in stato di fermo per accertamenti in quanto irregolarmente presente nel nostro Paese. Ai controlli, anche la patente di guida si è rivelata contraffatta, ne è conseguito quindi il fermo dell’autocarro. 

Lo stesso nucleo ha operato sequestri di strumenti illegali utilizzati per alterare il cronotachigrafo digitale, ovvero la dotazione obbligatoria dei veicoli destinati al trasporto merci che serve per registrare i tempi di guida affinché i conducenti osservino il riposo regolamentato dalla legge. 

“Queste operazioni - afferma il Sindaco Maria Costi - dimostrano il livello di attenzione e di specializzazione che la Polizia municipale cerca di mettere in campo per presidiare il territorio. Proprio ora, è entrato in uso anche lo scout speed, strumento che permette di mettere in atto un piano di sicurezza avanzata, sostenuta da un’alta tecnologia per un controllo del territorio esteso e in tempi rapidi”.

Lo “scout speed” è un dispositivo in grado d’individuare i veicoli che circolano senza titolo perché privi di assicurazione, oppure perché oggetto di furto o perché sottoposti a sequestro o fermo. Lo strumento consente di sanzionare le infrazioni più gravi del codice della strada (soste selvagge, limiti di velocità, semaforo rosso, ecc.); monitora e legge le targhe dei veicoli parcheggiati o in movimento, individuando quelli non in regola attraverso un confronto con le banche dati ufficiali e con apposite black-list predisposte di concerto con altre Forze di Polizia. L’apparecchiatura viene installata sulle auto di pattuglia, non su auto civetta ed è pertanto riconoscibile da parte del guidatore. 

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