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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Pavullo nel Frignano

E' tempo di poesia con i Poetineranti, intervista a Franca Gualmini

Poetineranti è un associazione nata dal web che raccoglie poeti, scrittori e artisti, diramandosi da Pavullo a Modena. Il gruppo si è incontrato Sabato nel Frignano e lì ho incontrato Franca Gualmini, icona dell'arte visiva modenese

Modena città del cibo lento e della auto veloci, ma da pochi mesi anche centro culturale della poesia grazie al lavoro dei Poetineranti. Era tutto iniziato sul web, da relazioni digitali tra appassionati di poesia, che si scambiavano opinioni, versi e rime. In poco tempo il gruppo Facebook dei Poetineranti è arrivato a contare più di 900 iscritti ed è nata l'associazione. Si tratta di un gruppo di poeti, artisti, cantautori e scrittori che si è prefissato l'obiettivo di far conoscere al vasto pubblico la poesia. Non più versi per pochi, ma flash mob, irruzioni nei locali e letture in piazza.

I POETINERANTI INVADONO PAVULLO. Sabato i Poetineranti sono tornati, radunandosi a Pavullo del Frignano, e con la scusa di un caffé, hanno narrato poesie e testi di romanzi, intervallati dalle canzoni di Tiziano Castagni. Al centro le poesie di Francesca Ferrari (Lavinia), Franca Gualmini, Luca Ispani, Laura Bagnoni, Claudio Reverberi, e Roberto Roganti, il presidente del'associazione, e Gabriele Rastelli, poeta undicenne di Pavullo. Francesca Ferrari, in arte Lavinia, che avevamo intervistato poco tempo per il suo libro di poesie appena pubblicato, ci racconta: "Vogliamo che la poesia sia per tutti e che tutti la conoscono, l'obiettivo è emozionare le persone, allo stesso modo, e anche di più, di come ci emozioniamo noi a scriverle".

INTERVISTA A FRANCA GUALMINI. Tra i poeti era presente anche Franca Gualmini, poetessa e pittrice modenese, che sta avendo un grande successo con i 6.700 seguaci della sua pagina Facebook, che l'hanno portata ad esporre le sue opere tra Firenze, Milano, Parigi, Roma, Torino ed ovviamente a Modena. Abbiamo deciso di intervistarla, per capire cosa significa essere arista e poeta nella nostra epoca.

Si immagina un poeta come una persona isolata che vive si emozioni, grande parte della tua vita è all'Ufficio Postale, com'è il poeta di oggi? Si è vero, ho lavorato fino a poco tempo fa in Ufficio Postale, ma ho sempre dipinto perché per me l'arte è comunicazione e non posso farne a meno. Oggi il poeta sono legati al mondo della quotidianità per vivere, ma grazie alla nostra passione artistica possiamo trovare un rifugio, dare un senso a ciò che facciamo.

Hai definito il tuo genere pittorico surrealismo iperreal-fantastico, cosa significa? Significa dipingere paesaggi naturali, che potremmo vedere nella realtà, ma con l'inserimento di elementi strani, che nulla hanno a che vedere con il contesto. Il mio è uno studio delle forme, della scelta delle tonalità di colore, che rende un ambiente realistico un pò anomalo. Una delle ricerche più significative in tal senso, è quella sull'oro, cercando di trovare ogni sfumatura e significato di questo colore, per esempio decorando le mie opere con gioielli e catenine, non solo pittura.

Che legame hai trovato tra poesia e arte? Un fortissimo legame, in quanto le mie poesie non sono altro che insiemi di poche parole che esprimono quelle emozioni che poi vado a riportare sulla tela. A volte scrivo prima di dipingere, altre volte, invece, avviene dopo aver osservato il mio lavoro. Ogni poesia è in realtà una costante presenza di immagini e parole.

Hai dipinto un quadro per Michael Schumacher, una storia travagliata e divertente, com'è arrivata la tua opera fino a lui? Premetto che sono una ferrarista sfegatata e insieme ad altri miei amici seguiamo la Ferrari da sempre, direi. Nel 2003 i miei amici mi hanno chiesto di fare un dipinto in onore della Ferrari, ma io ero restia perché non volevo andare contro i diritti di copyright. Così chiamai a Maranello e chiesi se si poteva fare, loro erano molto restii, e così mi chiesero una bozza dell'opera per vedere se effettivamente si poteva fare. Pochi mesi dopo l'opera era stata regalata a Schumacher, a volte basta solo buttarsi là dove desideri riuscire.

Perché un artista ha così tanti seguaci sui social? Perché penso che i social non siano animati solo da gente che cerca il video più stupido o la frase più ovvia, ma c'è chi vuole comunicare emozioni, come sto facendo io. E' stato un duro lavoro quello che ho fatto attorno alla pagina, non lo nego, ma vedere oggi che sempre più persone sono interessate all'arte, alla poesia e ai progetti dei Poetineranti, significa che la gente desidera conoscere questo mondo. Per questo noi Poetineranti e io come artista, vogliamo consegnare al pubblico più vasto possibile queste nostre passioni.

Poetineranti e Franca Gualmini

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