Bomporto, un addio composto e silenzioso alle due vittime dell'omicidio di Gorghetto
Questa mattina i funerali di Rina Tabarroni e Francesca Marchi, uccise tra sabato e domenica scorse dal marito di quest'ultima. “Nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta”. Il saluto delle istituzioni
Si sono svolte stamane le esequie delle due vittime del duplice omicidio di Gorghetto di Bomporto. L'ultimo saluto alle salme della 52enne Francesca marchi e della madre 93enne, Irene Tabarroni, è arrivato nell'oratorio di Solara, in una cerimonia presieduta dal parroco della frazione, don Jorge Fabian Martin. Presenti circa 150 persone, in una giornata uggiosa e vissuta con rigoroso cordoglio e massima compostezza.
Insieme alla famiglia delle vittime, tanti colleghi e conoscenti ed i membri di una comunità trafitta da un crimine mostruoso e incomprensibile. Presenti anche i sindaci di Bomporto e Carpi. “Una vicenda terribile, nessuno se l’aspettava – ha sottolineato proprio il primo cittadino Alberto Borghi - Ringraziamo gli inquirenti per aver risolto subito il caso. C’è il rischio di sentirci un po’ scossi e abbandonati e il ruolo delle istituzioni, dei cittadini, della comunità è quello di stringersi, sia intorno a noi stessi, sia verso le famiglie coinvolte, alle quali siamo vicini”.
Un'omelia semplice e diretta quella di don Martin, che ha richiamato i passi del Vangelo senza addentrarsi nelle drammatiche circostanze del delitto. “Le porte del Paradiso, il luogo dove ora sono destinate Francesca ed Irene, non sono aperte. Sono spalancate – ha annunciato il parroco - Si dice che 'Nessuno muore sulla terra finché vive nel cuore di chi resta': è vero e questo concetto è in comunione con quanto espresso nel Vangelo. Rina e Francesca sono ancora parte di questa gente, che le ama. Loro sono qui e lo saranno sempre: assieme a noi”.
