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Cronaca Torrazzi / Via Papa Giovanni XXIII

Furto di rame in una ditta e fuga rocambolesca, un arresto

La spaccata in via Papa Giovanni XXIII poi la rocambolesca fuga, la perdita del carico e l'arresto. Ancora in manette Dragan Seferovic, noto pregiudicato, che insieme ad alcuni complici ha messo in atto l'ennesimo furto di rame

Rumori sospetti disturbano la serata di via Papa Giovanni XIII, ai Torrazzi. Sono appena passate le ore 21 quando un furgone sfonda il portone di ingresso della ditta Finpolo Spa, che tratta materiale elettrico all'ingrosso.  Una banda composta da cinque o sei malviventi entra in azione con il furgone e con due automobili, sulle quali carica le bobine di rame conservate all'interno del capannone, grossi rotoli del prezioso materiale da tempo nel mirino dei ladri.

I residenti però si accorgono della confusione generata dalla spaccata e avvertono le forze dell'ordine: la Volante arriva rapidamente sul posto, sorprendendo i ladri che si danno alla fuga precipitosamente. Le due automobili riescono a scappare a forte velocità, mentre il furgone è braccato dagli agenti in un lungo inseguimento. Quasi si trattasse di una sequenza da grande schermo, il conducente del furgone sbanda vistosamente a più riprese, per disfarsi delle bobine contenute nel cassone, le quali rotolano sulla carreggiata ostacolando l'auto della polizia.

Ma l'inseguimento si conclude di lì a poco in via Cavo Argine, quando il mezzo dei ladri termina la propria corsa in un fosso a bordo strada. Dall'abitacolo escono due persone che si danno alla fuga nei campi: una riesce a dileguarsi nella notte, mentre l'altra è bloccata dagli uomini della Volante, dopo una colluttazione piuttosto aspra in cui un agente resta ferito.

A finire così in manette è un volto noto del crimine cittadino, il 22enne Dragan Ahmetovic, anche noto come Dragan Seferovic, a seconda delle circostanze. Il giovane cittadino dell'est, che risiede formalmente in un'area nomadi nella periferia sud della città, è infatti già stato protagonista in passato di reati analoghi. Mentre la Polizia è sulle tracce degli altri componenti della banda, parte della refurtiva è già stata riconsegnata all'azienda. Per il giovane arrestato sono scattate le accuse di furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale, nonché quella di ricettazione, dal momento che il furgone risultava rubato poche ore prima in una ditta di Castelfranco Emilia.

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