rotate-mobile
Cronaca Mirandola

Il geologo Ortolani dopo il sisma: “Prudenza su Cavone, L'Aquila insegna”

L'esperto dell'Università di Napoli invita alla massima prudenza, smorzando le polemiche sul nesso tra trivellazioni e scosse sismiche, che puntualmente si è ripresentato. Ortolani: "Energia residua nel sottosuolo, mapparlo bene, ma iniezioni potrebbero essere fuori legge"

Il legame tra le trivellazioni del Cavone di Mirandola e la scossa sismica delle 00.46 di questa notte tiene banco nel dibattito, sull'onda delle preoccupazioni espresse da Luigi Gasparini, medico referente dell'Associazione Medici per l'Ambiente Isde Italia. “il sisma è stato registrato a soli 10 chilometri dai pozzi Cavone – aveva sottolineato Gasparini - e ad una profondità di 3,5 chilometri quando il pozzo 14 di reiniezione in cui nei giorni scorsi è stata attuata la sperimentazione è profondo a 3,4 chilometri”. Congetture attorno alle quali si sono levate molte critiche.

"Se posso dare un consiglio spassionato a coloro che si esprimeranno ufficialmente sulle iniezioni sperimentali nel giacimento Cavone e circa le possibili relazioni tra tali sperimentazioni, finite pochi giorni fa, e il sisma di questa notte è questo: ricordate che sono stati condannati i componenti della Commissione Grandi Rischi per le dichiarazioni fatte una settimana prima del sisma dell'Aquila". Così Franco Ortolani, docente ordinario di geologia presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, già relatore a Ferrara sul tema Attività geotermica ed induzione sismica.

“Il mio è un invito a non essere precipitosi nè troppo ossequiosi - aggiunge Ortolani - le risposte ufficiali servono a chiarire in modo trasparente le problematiche a vantaggio della sicurezza di tutti i cittadini e non solo di qualcuno". Per il geologo è bene ricordare "che il sottosuolo è articolato e non completamente conosciuto", e che "in tale quadro di non soddisfacente conoscenza si possono verificare eventi sorprendenti", ma che "sarebbero prevedibili avendo a disposizione una adeguata conoscenza di tutto il volume crostale e non solo dei primi chilometri di sottosuolo, sismicamente instabile che ospita strutture sismogenetiche", e del suo attuale "accumulo residuo di energia tettonica".

"È evidente che il sottosuolo dove si trova il giacimento Cavone è tettonicamente e sismicamente attivo", per cui le iniezioni di fluidi ad alta pressione potrebbero essere "fuori legge", aggiunge Franco Ortolani riferendosi ad una delibera del 4 febbraio 1977 del Comitato dei Ministri emanata in riferimento alla Legge Merli del maggio 1976 per la tutela delle acque dall'inquinamento, che individua "tra i requisiti generali per lo scarico nel suolo e l'immissione in unita' geologiche profonde", non solo il fatto che "le formazioni geologiche siano atte a ricevere gli effluenti, in quanto sicuramente isolate dalla superficie e dai serbatoi contenenti acqua dolce", ma anche che "dette formazioni siano situate in zone tettonicamente e sismicamente favorevoli".​(DIRE)

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il geologo Ortolani dopo il sisma: “Prudenza su Cavone, L'Aquila insegna”

ModenaToday è in caricamento