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Cronaca

Restauri: Carlo Giovanardi, "paladino" della Ghirlandina

Mancano veramente pochi giorni alla cosiddetta 'liberazione' della Ghirlandina. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Carlo Giovanardi, continua ad attaccare l'Amministrazione locale e il famoso telo di Paladino

Mancano pochi giorni ormai, appena una settimana in realtà, al momento più atteso dai cittadini modenesi. Qualcuno diceva che i funerali di Pavarotti sarebbero stati l'evento del secolo per la città, di recente altri hanno parlato del concerto in 4D di Jovanotti al Palapanini come qualcosa da ricordare per sempre; in realtà, il 21 settembre, succederà qualcosa che sbaraglierà la concorrenza: la liberazione della Ghirlandina dal telo di Paladino. La Ghirlandina era scomparsa dagli occhi dei modenesi dal 18 gennaio 2008 e nel frattempo quasi 7.000 modenesi se ne sono andati per sempre senza poter rivedere il simbolo della loro città. "L'unica persona veramente entusiasta dell'operazione è stato l'incolpevole Mimmo Paladino che si è pubblicizzato a spese dei cittadini modenesi, i quali hanno dovuto sborsare 200.000 euro per il suo telo". Lo rileva il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Carlo Giovanardi.

"Non sarà male ricordare ai nostri amministratori - afferma - che pochi mesi prima, esattamente il 13 luglio 2007, l'allora ministro per i Beni Culturali Francesco Rutelli (Governo Prodi) aveva emanato una circolare che stabiliva che 'i teli protettivi dei ponteggi necessari per la conduzione di interventi su edifici vincolati fossero utilizzati in modo da raffigurare sempre la facciata dell'edificio coperto da ponteggi, in modo da non alterare i rapporti prospettici e le visuali delle quinte architettoniche così come consolidatesi nel tempo'. Ignorando completamente questa disposizione, per tre anni lo skyline della città di Modena è stato non alterato, ma massacrato. Si poteva fare diversamente - si è chesto Giovanardi -? Certamente sì: da un lato facendo come il Governo di centrosinistra indicava o montando un telo trasparente che lasciasse intravedere la Ghirlandina, dall'altro montando ai piedi della Torre campanaria, lato via Emilia, cartelli non invasivi di sponsor che a costi di mercato avrebbero fruttato al Comune in questo lungo periodo di tempo circa 350.000 euro".

"Fra spese superflue e mancate entrate balla circa mezzo milione di euro che avrebbe fatto comodo  - continua il Sottosegretario - del momento che i nostri amministratori protestano ogni giorno per la manovra economica che mette a rischio i servizi. Speriamo soltanto - conclude Giovanardi - che sindaco e assessori non abbiano in mente di spendere un altro euro per ricollocare il telo di Paladino: il suo valore artistico è tale che sicuramente si farà avanti qualche privato per acquistarlo e rimontarlo altrove a sue spese".

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