Sniffano sostanza allucinogena ad una festa, due giovani in coma

Ci sarebbe una potente sostanza allucinogena, la scopolamina, ed un mix di alcolici dietro al collasso di due trentenni modenesi, che si trovano ricoverati all'Ospedale di Baggiovara in prognosi riservata, nel reparto di terapia intensiva. I giovani si sono infatti presentati in stato di ormai quasi totale incoscienza al pronto soccorso dopo una festa privata che si era svolta sabato scorso a Castelnuovo Rangone.

Con loro si trovava anche una terza persona, che accusava malesseri più lievi e che avrebbe confessato l'uso di una particolare sostanza, sniffata durante il party per ottenere un effetto allucinogeno. I giovani avrebbero infatti assunto scopolamina, una sostanza altamente tossica che deriva da estratti vegetali ed è contenuta in alcuni farmaci.

Nota anche come "respiro del diavolo" la scopolamina ha una storia antica ed è circondata da una lunga serie di esperimenti e utilizzi non certo leciti. Per la sua capacità di alterare il sistema nervoso e indurre anche amnesie, è stata utilizzata come "droga dello stupro", ma  anche con il chiaro intento di ottenere effetti allucinogeni. La pericolosità di questa sostanza è però molto elevata e bastano dosi veramente esigue per produrre effetti deleteri sull'organismo, compresi danni cerebrali permanenti.

In quantità davvero minime è contenuta in alcuni farmaci, come i cerotti contro il mal d'auto o il mal di mare, ma ad oggi non si trova più liberamente in medicinali di libero commercio nelle farmacie. Resta dunque da chiarire come i giovani oggi in coma si siano procurati la scopolamina: a questa domanda cerca di rispondere l'indagine aperta dalla Polizia di Stato.