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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Via Divisione Acqui / Via Divisione Acqui

Il Questore: "Segnali di infiltrazione negli apparati amministrativi"

Cambio della guardia in via Divisione Acqui: il Questore Salvatore Margherito ha oggi salutato Modena e dal primo luglio sarà sostituito da Giovanni Pinto. Ecco il bilancio di tre anni di attività sul territorio

 

"Sono venuto qui il 25 agosto 2008, il ricambio è più che fisiologico considerando che la media della permanenza è di due anni e mezzo". Il Questore Salvatore Margherito con un sorriso amaro cede il posto al collega di Oristano, Giovanni Pinto e assumerà un nuovo incarico all'ufficio ispettivo centrale di Roma al Ministero dell'Interno: "Noi ce l'abbiamo messa tutta - spiega - Abbiamo rinunciato agli affetti personali, a più della metà delle ferie che ci spettavano e alle domeniche, tutto questo per stare vicini al territorio modenese: abbiamo avutro la premura di conoscerlo dalla pianura, alla montagna".
 
Dopo circa tre anni di presenza, la situazione è cambiata: "Quando sono venuto qui - racconta Margherito - c'erano problemi collegati alle aspettative di molte parti di Modena: microcriminalità, criminalità collegata al degrado, criminalità organizzata e problemi strutturali della Questura di Modena. Se dopo tre anni qualcuno ha scritto che il problema sicurezza, pur essendo sentito, non è più l'emergenza delle emergenze ma uno dei tanti problemi di Modena, è un buon risultato. Per tre anni abbiamo assistito a un calo della criminalità: un dato che si inserisce in una congiuntura ancora più favorevole a livello provinciale che nazionale. Di questo, bisogna solo ringraziare il duro lavoro di tutti i poliziotti e di tutti gli operatori".
 
Ma "il lavoro da fare a Modena è tantissimo - continua il Questore - Dalla criminalità organizzata, dalla quale abbiamo avuto segnali pericolosi, oggi abbiamo insediamenti alcuni risalenti a più di 30 anni fa. Oggi, inoltre, abbiamo alcuni segnali di infiltrazione negli apparati amministrativi: questo è un dato preoccupante perché faceva la differenza tra Modena e il resto d'Italia. In conclusione, stiamo raccogliendo segnali che meritano di essere approfonditi. Per quanto concerne la microcriminalità, nonostante i miglioramenti c'è ancora molto da fare sulla sicurezza percepita. 
 
Salvatore Margherito ricorda con soddisfazione un colpo messo a segno contro la criminalità organizzata: "Gli arresti contro i Casalesi sono stati quelli più significativi, se la criminalità dal punto di vista dell'efferatezza non ha fatto un salto di qualità, lo si deve alla presenza asfissiante delle forze investigative". 
 
Il Questore nutre fiducia nelle capacità del suo successore: "Pinto? Ci siamo visti e sentiti spesso quando stava al servizio immigrazione. Immigrazione che anche in provincia si è fatta sentire, dato che abbiamo raddoppiato gli accompagnamenti alla frontiera".
 
Ecco in breve la scheda di Giovanni Pinto, nuovo Questore di Modena dal primo luglio: nato a Salerno il primo agosto 1952, è entrato in Amministrazione nel 1972. Dopo un breve perioro di servizio come  "Guardia di Polizia di Stato"  ha frequentato dal 1973 al 1977, l'Accademia della Pubblica Sicurezza. Ha svolto, poi, servizio presso il Reparto Celere di Roma, prima, e presso l'Ufficio di Polizia di Frontiera dell'Aeroporto di Fiumicino. Giunto nell'1985, al Ministero dell'Interno-Dipartimento Polizia di Stato, vi è rimasto fino al 25 agosto scorso, momento in cui ha assunto le funzioni di Questore di Oristano, svolgendo compiti di indirizzo, coordinamento e organizzazione, a livello nazionale  ed internazionale, nell'ambito dei controlli di frontiera e dell'immigrazione. 
 

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