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Cronaca

30 anni di lotte sindacali, inaugurato l'archivio della Cisl a Palazzo Europa

E' stato inaugurato l'archivio Cisl al Palazzo Europa dove sono conservati foto, manifesti e attività dal 1950 al 1980. 30 anni di lotte sindacali a disposizione non solo di dirigenti, ma anche storici e studenti

E' stato inaugurato oggi a Palazzo Europa l’archivio cartaceo 1950-1980 della Cisl. Il sindacato mette in rete 30 anni di manifesti, foto, documenti e testimonianze di attività, raccontando il superamento di famose crisi aziendali, dalle Fonderie alla Maserati, l’istituzione del servizio di medicina preventiva per migliorare le condizioni di lavoro nelle fabbriche e  la creazione delle cooperative forestali per combattere la disoccupazione in montagna, fino alla contrattazione territoriale.

30 ANNI DI STORIA SINDACALE E DI LAVORO A MODENA. Sono molti i capitoli della storia recente di Modena contenuti nell’archivio storico della Cisl, che ha riordinato e pubblicato su Internet un’enorme mole di materiale che racconta trent’anni (dal 1950 al 1980) di vita del sindacato di Palazzo Europa. Quello della Cisl di Modena è uno dei primi archivi sindacali italiani consultabili on line (www.archiviostorico.cislmodena.it); il materiale è scaricabile gratuitamente con un motore di ricerca che fa dell’archivio storico della Cisl di Modena un modello per altri archivi sindacali esistenti in Italia.

BALLOTTA: "E' IMPORTANTE CONOSCERE LA STORIA DEL LAVORO". "Lo scopo del nostro progetto - spiega il segretario provinciale della Cisl William Ballotta - è sottolineare il contributo fornito dalla Cisl all’evoluzione del sindacato a Modena attraverso la contrattazione locale. Questo materiale è a disposizione non solo dei nostri dirigenti, operatori e iscritti, ma di studiosi, storici e dell’intera società modenese. Da oggi chi vuole conoscere la storia della Cisl può consultare documenti e materiali originali. Si tratta di una nuova fonte, aperta alla consultazione e al confronto. Ci auguriamo che possa essere conservato e valorizzato il patrimonio documentale delle categorie unitarie negli anni Settanta, che appartiene a tutti. A questo scopo  è necessario un costante scambio con Cgil e Uil, le istituzioni locali, gli uffici dello Stato e parastato, le associazioni imprenditoriali e le aziende". 

I NUMERI DELL'ARCHIVIO. L’archivio è composto da cinque sezioni: manifesti, fotografie, documenti, testimonianze, quaderni. I manifesti sono 1.204, per la prima volta riprodotti e scaricabili. La digitalizzazione rende accessibile una fonte in parte dimenticata e difficilmente consultabile. L’archivio fotografico è composto da circa 1.300 foto che riguardano 350 avvenimenti. La digitalizzazione crea una maggiore integrazione delle foto con le restanti parti dell’archivio. L’archivio dei documenti consiste di 221 record. Ogni record corrisponde a un faldone o a una cartella. Per ogni record è previsto almeno un allegato che mostra il contenuto di un documento del fascicolo o del faldone. Attualmente gli allegati sono circa 600 (relazioni congressuali, contratti, corrispondenza con associazioni imprenditoriali, aziende, istituzioni ecc.). Le testimonianze sono costituite dalle interviste ai protagonisti dell’epoca nella contrattazione integrativa aziendale.

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