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Cronaca Ospedale Universitario / Via del Pozzo, 71

Policlinico, inaugurato il Centro Trapianti del fegato

Il Trust Famiglie Burani e Giovetti Onlus hanno finanziato in meno di due anni un importantissimo intervento che amplia e migliora l'offerta dell'ospedale modenese. Oltre al Centro Trapianti anche una nuova degenza cardiochirurgica ad alta intensità

“Un gesto di riconoscenza verso la nostra terra”. Questa frase riassume il pensiero che ha spinto i coniugi Otello Burani e Maria Giovetti a compiere uno straordinario gesto di generosità verso il Policlinico di Modena. “Non avendo avuto la fortuna di avere figli, ci siamo a lungo chiesti come avremmo potuto impiegare al meglio i frutti del nostro lavoro”. Fu così che maturò la decisione di destinare una somma alla ristrutturazione del Dipartimento di Chirurgia e dei Trapianti tramite la creazione di un Trust, che venne istituito ufficialmente da Otello Burani e Maria Giovetti il 9 gennaio 2013, individuando come Trustee Bper Trust Company SpA, società del Gruppo BPER. I lavori cominciarono nell’agosto del 2014 e oggi, meno di due anni dopo, il sogno di Otello e Maria è divenuto realtà, dando vita a un reparto destinato alla Degenza Chirurgica ad Alta Intensità e Centro Trapianti di Fegato, dove i pazienti sono già stati trasferiti dal 9 marzo scorso.

E’ un giorno importante per la Sanità modenese, come dimostra l’adesione delle numerose autorità all’inaugurazione. Sono infatti presenti, a fianco del Direttore Generale Ivan Trenti, tra gli altri, il Presidente della CTSS e Sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, l’Assessore alle Politiche per la Salute ed il Presidente della Regione Emilia-Romagna Sergio Venturi e Stefano Bonaccini, oltre al Direttore Generale del Centro Nazionale Trapianti, Alessandro Nanni Costa e Maurizio Morgillo, Consigliere Delegato di Bper Trust Company SpA. Il taglio del nastro del nuovo reparto si terrà infine in presenza di Mons. Erio Castellucci, Arcivescovo di Modena-Nonantola.
 
La superficie interessata da ristrutturazione è stata di circa 1.150 mq e si trova al secondo piano ingresso 2; sono state completate le opere strutturali di consolidamento statico e miglioramento antisismico. Il nuovo reparto di “Degenza Chirurgica ad Alta Intensità e Centro Trapianti di Fegato è un progetto innovativo ed ambizioso, che consentirà di riorganizzare il Dipartimento di Chirurgia Generale e Specialità Chirurgiche per “intensità di cura”, in uno spazio omogeneo direttamente connesso in ogni sua componente. Il poter garantire un’assistenza particolare ai pazienti più complessi aumenta il livello della qualità delle cure, peraltro già molto elevato, soprattutto sul versante della profilassi delle infezioni e della intensità dei trattamenti. Il Dipartimento Chirurgico potrà usufruire anche di un settore a media intensità di cure, della Week Surgery e della Day Surgery, tutti dislocati sempre al II piano, in un contesto di continuità e di omogeneità. otelloburani_mariagiovetti-2

Una vita, quella di Otello Burani, spesa a lavorare nel settore delle vernici per le carrozzerie, con quella geniale intuizione che gli permise, negli anni ’60, di conquistare la fiducia di Enzo Ferrari e di iniziare una assidua frequentazione dello stabilimento di Maranello. “Ricordo ancora quando il Commendatore mi chiese come intendevo investire il denaro che guadagnavo, non avendo eredi diretti – racconta Burani – Gli risposi che li avrei utilizzati per fare del bene. Sono passati tanti anni da allora, ma la decisione l’ho presa solo di recente, dopo aver avuto purtroppo necessità di recarmi in ospedale. Durante quel periodo, è scattata dentro di me la scintilla ed ho capito che avremmo potuto fare qualcosa di importante per Modena, una terra che ci ha dato tanto. Ho capito che l’ospedale aveva bisogno di un rinnovato Centro Trapianti e non ho avuto più dubbi: dopo aver preso la decisione, mi sono sentito bene, mi sono sentito leggero”.

Il proposito di Otello ha trovato il sostegno in Maria Giovetti. “Ho piena fiducia in mio marito. Quando mi ha spiegato la sua idea sono stata felicissima: sono sicura che in questo modo potremo aiutare tanta gente”. “Mi sono recato poche volte in cantiere perché avevo piena fiducia nel Policlinico – l’emozione di Otello Burani - non vedevo l’ora di veder terminato il progetto. Ora che l’ho visto, quasi finito, sono rimasto senza parole, dal gran che è bello”.

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