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Cronaca

Lotta agli incendi: tutti gli uomini a disposizione della Protezione Civile

In tutta la provincia di Modena saranno attivi sette punti fissi di avvistamento, otto squadre per lo spegnimento e il servizio mobile di vigilanza

Sono sette i punti fissi di avvistamento ad alta quota presidiati dai volontari di protezione civile della Consulta provinciale per tenere sotto controllo ampie zone di territorio montano. A questi si aggiunge un servizio mobile di vigilanza con squadre di volontari abilitati alle attività di spegnimento e bonifica che terranno monitorate le aree più a rischio di incendi boschivi e potranno affiancare il Corpo Forestale dello Stato e i Vigili del Fuoco negli interventi. Il servizio di avvistamento parte da sabato 16 luglio in Appennino con l’impiego di oltre 200 volontari la maggior parte abilitati nei corsi di addestramento organizzati dalla Provincia. I punti di avvistamento in Appennino sono: monte Calvanella per la zona di Sestola e Fanano, monte Cantiere a Lama Mocogno, il Sasso della Croce a Guiglia, il monte Nuda a Pievepelago, il monte Ravaglia a Serramazzoni, la Torre di Gaiato a Pavullo e il monte Pizzicano a Serramazzoni. Ogni squadra, attiva nelle giornate di sabato e domenica dalle 14 alle 19 fino a fine agosto, è dotata di binocolo, bussola, cartina tipografica, radio portatile ed è in collegamento con la sala operativa provinciale attiva presso il Centro unificato di protezione civile di Marzaglia, mentre le squadre mobili sono dotate di gps per la rapida localizzazione del punto segnalato. Gli automezzi sono contrassegnati dalla scritta “Servizio avvistamento incendi boschivi”.

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