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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Carpi / Via O. Vecchi

Incendio doloso al cantiere della “Cittadella della Carità” di Carpi

Nella notte ignoti hanno dato fuoco ad alcune travi di legno presenti nell'area dove sorgerà l'edificio della Diocesi, in via Orazio Vecchi. Il sindaco Bellelli condanna il gesto: “Atto riprovevole”

La socorsa notte qualcuno ha appiccato il fuoco ad alcune assi di legno, materiale depositato presso il cantiere tra via Orazio Vecchi e via Nuova Ponente a Carpi, dove sorgerà la cosiddetta Cittadella della Carità. Fortunatamente i danni sono stati essigui, ma il sopralluogo dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri ha chiarito senza alcun margine di errore che si è trattato del gesto doloso di un piromane.

Il fatto ha destato non poca preoccupazione, anche in virtù delle contrapposizioni nate intorno all'edificiazione del lotto, che vede da un lato la Diocesi di Carpi e dall'altro alcuni residenti contrari alla cementificazione.

Nella zona, infatti, sorgerà un complesso destinato a servizi religiosi. Verso sud, in una porzione dell’attuale area a prato, sorgerà un fabbricato a due piani, disposto parallelamente a via Vecchi e allineato planimetricamente con i restanti corpi edilizi, che costituiscono la corte, nel tentativo di instaurare con essi un dialogo. Il lotto misura 985 mq: originariamente la chiesa avrebbe occupato 600 mq, mentre il fabbricato che sarà costruito si estende per 196 mq, frutto di una rifuzione delle previsioni di urbanizzazione svolte dalla Diocesi. L’altezza massima del fabbricato sarà di 6,90 m; 9 metri quella della cappellina e non sarà eretto alcun campanile.
 
Gli spazi interni ospiteranno al piano terra la sede della Caritas diocesana, il Consultorio familiare e una cappella aperta al pubblico intitolata al Beato Odoardo Focherini; al piano superiore, una struttura di prima accoglienza per padri separati, con sei posti letto.
Con quest’ultimo servizio si realizzerà il desiderio che da tempo nutriva la Caritas diocesana e che ancora una volta il Vescovo monsignor Francesco Cavina ha saputo interpretare e concretizzare: venire incontro all’emergenza abitativa che riguarda gli uomini, e in particolare i padri in difficoltà.

Il rogo doloso ha richiamato anche l'attenzione del sindaco Alberto Bellelli, che ha dichiarato: "Si tratta di un atto riprovevole. L’amministrazione comunale si schiera compatta a difesa della legalità, in questo come in altri casi. Si può non essere d’accordo con le scelte, ma utilizzare la violenza non deve essere la strada per far valere le proprie posizioni. Questo anche a discapito di chi manifesta la propria opinione nei modi corretti – chiosa Bellelli – Auspico che l’inasprimento di questo clima, che ha portato prima a scritte oltraggiose poi ad un incendio trovi una soluzione in un dialogo tra le parti rispettoso della legge. Solidarietà alla Diocesi e a chi oggi è impegnato nel cantiere”. 

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