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Cronaca

Inchiesta CPL a Modena, la Procura chiede che gli indagati restino in carcere

Da Napoli arrivano gli atti relativi all'inchiesta per corruzione. Al vaglio le posizioni di Verrini, Rinaldi e Simone, per le quali la Procura di Modena ha depositato richiesta di reiterazione della custodia in carcere

Dopo la decisione del Tribunale del Riesame di Napoli, incominciano ad affluire a Modena “a rate” gli atti sull'inchiesta che ha sconvolto la cooperativa CPL Concordia. Mano a mano che il Riesame assume le decisioni sugli indagati, le competenze passano ai colleghi di corso Canalgrande, in particolare a PM Mazzei e Nicolini, coordinati da Lucia Musti.

Per ora Modena ha preso in carico le situazioni di Nicola Verrini, Maurizio Rinaldi e  Francesco Simone, per i quali proprio oggi è stata depositata al GIP Andrea Romito la richiesta di reiterazione della misura di custodia cautelare in carcere. I magistrati modenesi chiedono dunque di poter interrogare gli indagati senza concedere loro il beneficio degli arresti domiciliari: il Tribunale dovrà dare una risposta entro i primi giorni del mese di maggio.

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