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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Scontri e feriti, indagini per fare chiarezza sulle violenze in centro

Polizia al lavoro per esaminare le immagini del tafferuglio seguito allo sgombero, per il quale si attendono a breve le denunce per diversi antagonisti. E il procuratore invita chi sia ha riportato ferite a presentare querele e certificati medici

Il giorno dopo tocca agli uffici giudiziari. Come sempre avviene in occasione di una manifestazione, soprattutto se violenta, all'indomani dei disordini il lavoro si sposta dalle strade alle scrivanie della polizia giudiziaria e della Procura. Così, dopo lo sgombero dei locali occupati da una settantina di persone straniere e dai centri sociali in via Sant'Eufemia e via Bonacorsa e dopo gli scontri tra forze dell'ordine e manifestanti in piazzale Redeoccca, gli investigatori sono al lavoro per esaminare quanto accaduto e addebitare le eventuali responsabilità.

In Questura gli agenti e i dirigenti della Digos stanno esaminando la grande mole di immagini registrate ieri mattina, con la pressochè totale certezza che nel giro di pochi giorni si arriverà alla formalizzazione di alcune denunce nei confronti dei giovani manifestanti.

Al centro delle indagini – e delle polemiche – vi è ovviamente quanto accaduto sugli scalini del Quartiere 1, dove si è svolta l'aggressione degli antagonisti al cordone di Polizia e la conseguente reazione degli agenti. Il bilancio parla di auna ragazza di appena 15 anni ferita dal lato dei manifestanti e di un agente sul fronte opposto, entrambimedicati all'ospedale. I fatti saranno approfonditi su più fronti nelle prossime ore.

Stamane è intervenuta er fare il punto della situazione il procuratore Lucia Musti: “Lo sgombero, a quanto mi è stato riferito, è avvenuto in modo regolare, senza che si creassero problemi all'esecuzione dei due ordini di sequestro emessi dai Gip – ha spiegato – mentre i fatti violenti sono avvenuti in un altro luogo e solo successivamente. Per questo gli scontri rappresenteranno un'autonoma notizia di reato”. Ad ora sul tavolo della Procura non sono ancora giunte né denunce né querele.

Scontri in piazzale Redecocca - Modena 11/05/2016

“Ero stata io a pretendere che gli assistenti sociali svolgessero il proprio lavoro per sostenere le famiglie sgomberate – ha aggiunto – Quello che è avvenuto riguarda la difesa dell'operato deigli assistenti sociali, di fronte a chi premeva per entrare”. Riguardo i video diffusi sui momenti di violenza il procuratore è attendista: “La realtà non si guarda a metò, ma intera. Aspetto le notizie di reato per esaminare le cose nella loro complessità”. E con riferimento alla 15enne ferita, la dottoressa Musti esprime un incoraggiamento: “A Modena, a differenza di altre città, non è ancora successo che gli antagonisti feriti durante le manifestazioni presentassero una denuncia contro le forze dell'ordine. Invito chi viene colpito a sporgere querela presentando il certificato medico: in quel caso si apriranno due procedimenti paralleli”.

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