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Cronaca Carpi / Via Mulini

Ladri di rame fuggono contromano poi si gettano nel canale, recuperata la refurtiva

Sorpresi dalla Polizia di Stato, due ladri hanno eseguito manovre pericolosizzime per fuggire, salvo poi scomparire a nuote in un canale per l'irrigazione. Il rame era stato rubato poco prima da un campo fotovoltaico in strada Romana Nord. Si cerca una banda composta da otto persone

Rocambolesco inseguimento a Carpi. Verso la mezzanotte del 24 marzo, un equipaggio della Squadra Volante del Commissarioato di Polizia carpigiano ha intercettato in traversa S. Giorgio una vettura che ha attirato subito l’attenzione degli agenti, per un vistoso sovraccarico. Alla vista della pattuglia, l’autovettura, una Dacia Logan, ha accelerato cercando di cambiare strada e di far perdere le proprie tracce. Ne è nato un inseguimento particolarmente impegnativo, con i fuggitivi che hanno imboccato via Mulini contromano accelerando la marcia.  

Vedendosi ormai raggiunti, i due a bordo dell'auto hanno arrestato repentinamente l’auto, noncuranti di due autovetture che giungevano dalla direzione opposta, e sono scesi contemporaneamente dal mezzo buttandosi nel canale. Gli Agenti sono riusciti ad evitare la collisione con l’auto lasciata in mezzo alla strada, illuminata solo dai fari delle altre autovetture, e, messi in sicurezza gli altri automobilisti, hanno cercato di  vedere se riuscivano a rintracciare i due.  

Purttroppo era troppo tardi, ma quantomeno è stato possibile recuperare l'auto, a bordo della quale vi era una ingente quantità di rame. Le indagini svolte nell’immediatezza ed il giorno successivo hanno permesso di appurare che l’autovettura era stata rubata presso una ditta in provincia di Reggio Emilia due giorni prima, insieme ad un furgone, da un gruppo formato da otto persone tutte con volto coperto. Sull’auto è stata rinvenuta una radio ricetrasmittente, probabilmente utilizzata dagli occupanti dell’autovettura intercettata per dare indicazioni al  resto della banda. Successivamente è stato rinvenuto anche il furgone, con a bordo il secondo apparato ricetrasmettente.  

L’ipotesi investigativa sul quale stanno lavorando gli uomini del Commissariato è che si tratti di una “batteria” che opera tra Reggio Emilia e Modena.  L’attività ha permesso di risalire al luogo in cui era stato rubato il rame, cioè il campo di pannelli fotovoltaici di strada Romana Nord. La refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari anche se è ormai inutilizzabile.

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