Interrogatorio per la maestra di Pavullo, i legali chiedono la revoca dei domiciliari
La 52enne di Pavullo è comparsa davanti al Gip, chiedendo di sottoporsi ad un secondo interrogatorio con il Pm che ha seguito l'inchiesta, per poter chiarire i fatti. I Carabinieri stanno proseguendo l'indagine nella scuola e con i genitori
Mentre i Carabinieri di Pavullo stanno procedendo con l'indagine, quest'oggi la maestra 52enne accusata di matrattamenti ai bimbi ha lasciato gli arresti domiciliari per presenziare all'interrogatorio di garanzia presso il Gip del Tribunale di Modena. Un interrogatorio durante il quale l'insegnante avrebbe dichiarato la propria innocenza riguardo gli episodi contestati, sostenendo di poter fornire una spiegazione per ciascuno di essi.
I llgeali della pavullese, gli avvocati Ruggero Castelli e Roberto Bortolotti, hanno chiesto che la propria assistita possa ritornare in libertà, chiedendo al giudice, Eleonora De Marco, la revoca degli arresti domiciliari applicati dai Carabinieri lo scorso lunedì. Non solo. L'insegnante si sarebbe anche detta desiderosa di confrontarsi con il PM che ha seguito le indagini, Marco Imperato, per esporre con chiarezza la propria posizione.
Alle accuse pesanti, la maestra risponde dunque con una chiara linea difensiva volta a negare gli addebiti ipotizzati dagli inquirenti. Inquirenti che, da parte loro, stanno raccogliendo ulteriori prove, sia tra i colleghi dell'indagata alla scuola 'Mariele Ventre', sia tra i genitori degli alunni.
La difesa mantiene ufficialmente il massimo riserbo, limitandosi ad una brevissima dichiarazione alla stampa: "L'auspicio è che il clamore mediatico e le violenze verbali che in questi giorni hanno imperversato in provincia e oltre possano in qualche modo attenuarsi per lasciare spazio ad una più serena valutazione dei fatti". Considerazioni che le autorità hanno già ampiamente esternato eni giorni scorsi di fronte al grande clamore giornalistico che la vicenda pavullese ha ottenuto.
