Priscilla Marvel, quando i quadri diventano vestiti e musica

Come si unisce l'arte, con la moda e la musica? Priscilla Marvel, all'anagrafe Gabriella Marvulli, è riuscita e Venerdì 27 Febbraio lo dimostrerà al Salotto Agazzotti nel "Marvel Day". Priscilla è un'artista polivalente, perché come ha spiegato: "Quello che non riesco ad esprimere con l'arte visiva, lo trasformo in musica e viceversa", dopo anni di studio ha scelto la sua città, Modena, per il suo primo evento artistico-musicale. L'evento è presentato da Elena Bursi, che insieme a Gabriella ha fondato un circolo letterario, e che vedrà tra gli ospiti lo scrittore Luca Balbarini. Ecco l'intervista rilasciata da Priscilla.

Come riuscirai ad unire i quadri con la moda? L'idea è nata disegnando delle borse su cui volevo mettere i miei quadri. Praticamente è come togliere la tela dalla cornice e avvolgerla attorno alle borse. Da lì ho sviluppato delle gonne che seguissero lo stesso concetto, perché è bello che l'arte non sia solo per i pochi che vanno nei musei. Durante la serata mostrerò 3 quadri astratti a tematica femminile, con al centro la figura della donna, che è importante per il mio concetto del femminismo. Questi saranno la scenografia di una sfilata in cui tre ragazze indosseranno le gonne che riportano i colori di ciascun quadro. Da qui il titolo della serata "Sfilata d'arte". 

A cosa ti aspetti che porti questa originale relazione tra moda e arte? Le tre modelle non sono manichini che vestirò, ma ognuna delle ragazze ha scelto e personalizzato quei vestiti, secondo le emozioni che i rispettivi quadri le trasmettevano. Sono sempre loro che hanno scelto la musica che le accompagnerà. Non si tratta di una sfilata tradizionale, ma più una scena, in cui ogni ragazza diventerà il vestito che indossa. La mia speranza è che possa diventare un motivo in più per chi indossa le mie idee di interpretarle e personalizzarle. Così come non mi piace dare un'interpretazione univoca dei miei quadri, allo stesso modo voglio che chi indossa i miei vestiti ne percepisca individualmente le emozioni. 

La serata di concluderà con alcuni tuoi brani accompagnati da pianoforte, insieme alla violinista Mia Spattini. C'è spazio in Italia per il cantautore da pianoforte? Mi piacerebbe rispondere di sì, ma non è vero. Purtroppo questa è una musica da Tori Amos, che và molto negli Stati Uniti e in Brasile, ma qui in Italia è considerato un genere di nicchia. Spesso consideriamo il cantautore quello che si presenta al pubblico con la chitarra, ma esistono anche i cantautori da pianoforte. A Pisa avevo partecipato ad un importante contest, a cui sono arrivata in finale tra i migliori quattro cantanti. Quello che mi sono sentita dire dai giudici è che seppur l'abbinamento tra la mia voce e il pianoforte funzioni, l'Italia non è il paese giusto.

Hai mai sognato di andare in America? Ci penso sempre. Credo che oggi per un cantante, più che i vari talent show, la vera spinta internazionale la diano i video. Per questo motivo a metà Marzo uscirà il mio secondo videoclip e a fine Marzo il mio EP con cinque canzoni. In vista di una visibilità internazionale ho deciso che il secondo singolo sarà in lingua inglese, per poi organizzare un tour da "autodidatta" all'estero. 

Avevi provato ad entrare ad X Factor, perchè ci hai rinunciato? Si qualche anno fà ero andata a Milano per i provini di X Factor, ma non ho superato neanche la prima fase di selezione. Eravamo in 7.000 e tra le persone scartate c'erano anche cantanti migliori di me. Da quel che ho capito, i talent non mettono al centro le capacità canore ma il personaggio. E' vero che questi talent aprono le porte nazionali ed internazionali, ma è difficile per me indossare una maschera, perciò non ho più riprovato. Voglio tentare con i video perché in questo modo riesco ad essere me stessa.