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Cronaca

Riforma dell'istruzione, Renzi lascia fuori dalla scuola migliaia di precari modenesi

Renzi prevede per la scuola un Organico Funzionale che racchiuda tutti gli insegnanti, tra quelli di ruolo e quelli abilitati per le supplenze. Un insegnante modenese spiega la situazione dei suoi colleghi

La scuola è finita, sì ma per gli insegnanti. La riforma dell'istruzione pensata da Renzi implica una piccola rivoluzione all'interno del sistema scolastico. Verrà mantenuta la vecchia organizzazione, ma saranno tagliati fuori migliaia di precari. Nella sola Provincia di Modena si contano quasi mille docenti interessati dal provvedimento.

TANTE GRADUATORIE, TANTI PRECARI. Ogni anno in Italia si organizza l'organico di diritto, cioè l'insieme degli insegnanti di ruolo, e l'organico di fatto, cioè gli insegnanti non di ruolo, ma abilitati alle supplenze. Nel 2006 però lo Stato chiude le iscrizioni alla graduatoria ad esaurimento perché ci sono troppi precari. Chi si è abilitato successivamente non si è potuto iscrivere.

LA RIFORMA DI RENZI. Il Ministero dell'Istruzione ora vuole fare un organico funzionale, che non viene cambiato di anno in anno, ma che rimane stabile. Decide perciò chi è dentro e chi fuori dalla scuola. Dentro all'organico funzionale finiscono l'organico di diritto e graduatoria ad esaurimento dell'organico di fatto. Perciò chi è entrato con il PAS e il TFA e si trova nella seconda fascia della graduatori d'istituto, seppur sia abilitato, si deve rendere disponibile alle supplenze, ma l'organico funzionale copre i posti vacanti. Così centinaia di insegnanti precari modenesi abilitati si ritrovano senza nulla in mano ed ovviamente senza stipendio. 

INTERVISTA AD ANNALISA MARINI. In questa situazione si è trovata Annalisa Marini, portavoce di un gruppo di insegnanti di matematica per le medie che si trova nella seconda fascia. 

Quanti siete nella seconda fascia, perciò che non entrerete nell'organico funzionale della scuola? Se pensa che solo degli insegnanti di matematica della scuola secondaria di primo livello, cioè le vecchie medie, siamo in 65, lei capisce che tra tutti gli ordini di scuola e tutte le materie insegnate si parla, solo per la Provincia di Modena, di quasi mille persone. A livello nazionale parliamo di centinaia di migliaia di precari.

Renzi dice che chi non è nell'organico funzionale però può fare supplenze lo stesso, è vero? Ovvio che no! Renzi ha previsto che l'organico funzionale ricopre quasi tutti i posti vacanti, e rimangono solo poche supplenze. Noi siamo solo precari che non avranno mai una supplenza e neppure uno stipendio, seppur abbiamo fatto i corsi previsti dal Ministero, seppur siamo abilitati e seppur non riceviamo giustizia rispetto alle ore di lavoro conseguite.

In che senso? Nel senso che le graduatorie non si basano sul merito. Se un insegnante è bravo o meno non è importante per il Ministero, ciò che conta è se sei nelle graduatorie ad esaurimento oppure no. Ci sono insegnanti che hanno fatto meno ore a scuola di noi, ma essendo nelle graduatorie ad esaurimento entreranno nell'organico funzionale, mentre noi no. 

Perché secondo lei Renzi ha fatto questa manovra? Perché l'Europa ha previsto che non si possa assumere per più di tre anni la stessa persona con contratto a tempo determinato. Fra poco uscirà una sentenza europea. Renzi vuole mettere a posto tutto prima di quella sentenza, perciò lascia a casa i precari di secondo livello, seppur abilitati, e prende dentro quelli di primo livello così riesce a coprire le supplenze.

Qual'è la vostra proposta? Noi vogliamo che non ci siano più distinzioni tra le graduatorie ad esaurimento e i docenti abilitati nelle graduatorie d'istituto, e che si proceda per merito di anzianità. Perché se no è stata solo una presa in giro. 

Cosa succederà ora ai precari fuori dall'organico funzionale? Veniamo lasciati lì. Io amo insegnare come i miei colleghi, e come loro ho fatto i corsi di aggiornamento previsti dal Ministero, fino all'abilitazione. Ora mi vengono a dire che era tutto uno scherzo e abbiamo lavorato e studiato per anni senza poi ottenere ciò che ci avevano promesso. Io sono molto amareggiata, ci sono miei colleghi del gruppo che sono depressi e altri invece arrabbiati. Siamo stati lasciati da soli. 

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