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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Intervista a Roberta De Tomi, l'autrice dell'erotico "Chick Girl. Azalee per Veridiana"

Giovane, capace ed avvincente, così si può descrivere Roberta De Tomi autrice di "Chick Girl. Azalee per Veridiana", un libro erotico capace di far eccitare il lettore ma anche coinvolgerlo nell'intreccio della trama

La scrittrice modenese Roberta De Tomi, già nota per il romanzo "Il maledetto residuo del cuore", ha lanciato il suo nuovo libro, questa volta di genere erotico. Mancava nella letteratura modenese un'autrice erotica giovane e dalla penna raffinata. Roberta De Tomi è riuscita nel suo "Chick Girl. Azalee per Veridiana" a far eccitare il lettore e al tempo stesso riuscendo a trovare un intreccio appassionante.

 Ciao Roberta e benvenuta all'intervista di ModenaToday. Intanto voglio chiederti perché hai intitolato il tuo libro "Chick Girl. Azalee per Veridiana"?

Ciao Francesco, grazie per l’attenzione che mi riservi. Vengo al dunque. Il titolo Chick Girl fa riferimento al passato della protagonista di questo racconto lungo in formato ebook che ho pubblicato con Delos Digital. Un passato che emergerà lentamente configurandosi come un bizzarro colpo di scena. Inoltre ho voluto giocare con il termine Chick, dallo slang inglese, che tradotto significa “ragazza”, ma in accezione dispregiativa se non offensiva; insomma una ragazza a tinte forti, e Veridiana lo è. Consapevole del proprio sex appeal, vanitosa, cocciuta; ma anche curiosa e con una personalità ricca di sfaccettature. Un ibrido, insomma, tra Pretty Woman, Bridget Jones e una Femme Fatale vista in chiave contemporanea. Per quanto riguarda la seconda parte del titolo, le azalee sono un fiore emblematico all'interno della vicenda, nonché un riferimento al lato più dolce e romantico di Veridiana. Quel lato che spesso cela fratture e fragilità maledettamente e squisitamente umane. Ma è il bello di personaggi pazzerelli come lei.

Anche qua un miliardario come protagonista maschile del libro. Quelli poveri non riescono più ad attrarre le donne?

I “poveri attraggono” ma in questo caso... mi sono abbandonata al cliché della fiction, compatibilmente allo sviluppo della trama, sia per il ruolo che si trova a recitare Veridiana, sia per il contesto, la figura del miliardario (bello e ombroso). Del resto, a chi non accade di desiderare qualcuno che ci salvi, anche soltanto per un attimo, soprattutto quando ci cacciamo nei guai? 

Come riesce una scrittrice a far eccitare il lettore?

Cercando di entrare in contatto e far entrare in contatto il lettore con le immagini che ha in testa. Facendo percepire quello che si sta svolgendo attraverso le parole. Odori, tocchi, suoni, sapori. Luci, ombre. Un lavoro arduo! A volte occorre lasciarsi andare come non faresti nella vita di tutti i giorni. Far sentire attraverso la scrittura significa vivere e far vivere. Un casino, insomma, ma in fondo la scrittura è più viva di quello che non vogliamo credere.

Secondo te qual è il confine tra erotico e pornografico in ambito letterario? 

Credo che sia una questione di stile. Scelta delle parole, modalità di racconto, percezioni soggettive. E ancora, educazione, remore morali, facili moralismi. Anaïs Nin nel suo Delta di Venere è esplicita, ma che stile! De Sade, con le sue giornate, è pornografia pura, almeno dal mio punto di vista, ma ha il merito di mettere a nudo quanto di turpe si racchiude nell'essere umano. Parliamo di Apollinaire, per dare un altro esempio? Un poeta della pornografia, ma così erotico... Infine… prendiamo le didascalie di riviste pornografiche... c'è qualcuno che le legge? Talvolta si captano sforzi di esercizi di stile. I confini possono essere labili.

Quanto ti rivedi nella protagonista, che legame c'è tra di voi? 

Veridiana è molto diversa da me anche se ha delle insicurezze e dei sogni in cui mi rispecchio. Ma chi non si ritaglia dei momenti per sognare o chi non ha insicurezze? Veridiana non è una sognatrice. È concreta pur essendo una pasticciona; è estroversa e sfacciata, e ha il fisico di una modella con un lato b da urlo. Ho cercato di creare un personaggio, non una protagonista in cui proiettare me stessa. E a un certo punto, è stata Veridiana a prendere possesso della storia. Credo si sia divertita.  

Pensi che ormai il romanzo erotico sia sdoganato oppure c'è ancora del pregiudizio? 

Ritengo ci sia un’ambivalenza rispetto al romanzo erotico, malgrado l’exploit delle “Cinquanta sfumature”. Se osserviamo le pubblicazioni, vediamo un proliferare di romanzi e racconti legati a questo genere. D’altra parte, però, continua a essere posto nel novero del genere, ovvero considerato automaticamente di serie b. Anzi, a dire il vero, le remore moralistiche persistono, malgrado tanto sia stato scritto. E forse, dimenticato. Resta però il fatto che l’eros è quanto di più umano ci sia, insieme alla fantasia. Penso a un libro meraviglioso come “Atti osceni in luogo privato” di Marco Missiroli. Siamo nel mainstream, ma qui l’eros è esplorazione verso l’amore e la consapevolezza di sé. Cosa alquanto pericolosa. L’eros rivela ciò che le costruzioni sociali cercano di sublimare. È umanità, a volte una discesa nei nostri abissi. Per questo spesso lo censuriamo.   

Che progetti hai per il futuro? Un film con sceneggiatura questo libro?

Sono al lavoro su un romanzo che mi è stato commissionato da un piccolo editore di Milano. Non dico troppo per scaramanzia, ma si tratta di un lavoro cui tengo molto, vista la mia passione per l’ambito del fantastico (letteratura, cinema e affini). La sceneggiatura di questo libro? Forse. Qualcuno l’ha definito una commedia sexy e romantica come se avesse visto un film. In passato ho collaborato ad alcune sceneggiature e qualcosa è nel cassetto. Poi… chissà…

Grazie per l’attenzione!

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