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Cronaca Carpi

Itinerari Modenesi | Cosa vedere a Carpi  in un giorno

Carpi raccoglie in una sola piazza tante meraviglie. Ecco l'itinerario che vi consigliamo se avete un pomeriggio o una mattina a disposizione per visitare la città

Carpi è la seconda città della provincia modenese dopo il capoluogo e tanti sono i gioielli che si possono ammirare nel suo centro storico, così come nelle vicinanze della città. Per raggiungere Carpi si può prendere il treno, che è molto comodo in quanto la stazione dista non più di 15 minuti a piedi dalla piazza centrale della città, oppure con pulman o tramite anche l'autrostrada con l'omonima uscita. Come sempre immaginiamo il nostro itinerario partire dalla stazione dei treni e quindi è da lì che inizierà. 

Lasciatevi alle spalle la stazione dei treni e procedete lungo via Dallai, che proseguendo in direzione del centro storico cambia  nome in corso Sandro Cabassi. Il corso è ricco di negozietti e locali dove bere, e vi porta in Piazza Martiri, il centro della città. La sua storia è molto antica, basti pensare che nel 2012 festeggiò i 500 anni dalla sua edificazione. 

Alla vostra destra trovate il duomo di Carpi, ovvero la basilica di Santa Maria Annunziata, la cui edificazione risale al '500, anche se venne edificata solo nel 1791. Una volta al suo interno sarà impossibile non rimanere a bocca aperta davanti a tanta bellezza, non a caso il progetto di Baldassarre Peruzzi deriva da quello della basilica di San Pietro in Vaticano.

Una volta nuovamente fuori dalla basilica proseguite lungo la piazza e girate a sinistra, dove trovate un grande castello, ovvero il castello dei Pio. Detto comunemente "Castello", ad oggi è una delle residenze signorili italiane che ha meglio conservato gli ambienti rinascimentali, con ancora presenti affreschi datati tra la fine del Quattrocento e i primi anni del Cinquecento. Famoso per la sua complessa articolazione di torri, torrioni, cortili interni, lunghi corridoi e fabbricati.

Al suo interno è presente il Museo monumento al deportato, che rimanda al campo di deportazione italiano di Fossoli, che si situa a pochi chilometri da Carpi. La città ha voluto ricordare questo evento storico raccogliendo testimonianze e memorie, ma la particolarità maggiore di questo museo è la sua visita per lo più soggettiva. Ognuno infatti deve vivere questo luogo in maniera totalmente personale e ricercare dentro di sè il senso di quanto viene raccontato dai documenti e dalle testimonianze raccolte. 

Una volta attraversato il cortile interno al castello sbucate in una via secondaria e lì trovate una chiesa molto particolare. Infatti si presenta molto piccola rispetto al suo alto ed imponente campanile, si tratta de "La Sagra", famosa per essere la chiesa più antica di Carpi e tra le più antiche d'Italia in quanto risale al 752. Ciò che si può vedere oggi però è una facciata rinascimentale che dà il benvenuto ad una chiesa romanica, che sorge per l'appunto sopra il sito di una chiesa longobarda. Molto suggestiva e merita essere visitata. Il tuor può concludersi lungo corso Alberto Pio in cui trovate sotto i portici magnifici negozi che raccontano la storia tessile di questa città. 

Altra destinazione da raggiunge in automobile è senza dubbio il campo di deportazione di Fossoli. A farlo edificare fu il Regio Esercito Italiano nel Maggio del 1942 come campo di prigionia per i militari britannici, suafricani e neozelandesi nelle operazioni di guerra nell'Africa settentrionale, ma con la Repubblica Sociale Italiana diventò un campo di deportazione non solo di nemici politici, ma anche degli ebrei, così come di tutte le altre minoranze perseguitate dal nazi-fascismo. 

Per chi fosse appassionato di luoghi naturalistici, è interessante l'area fuori da Carpi, denominata Oasi La Francesa. Nei suoi 23 ettari di estensione presenta ben 8 ettari con bassi livelli di acqua, che sono l'habitat ideale per garantire il ciclo biologico e riproduttivo di numerose specie di uccelli. La visita è gratuita e il percorso molto interessante. 

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