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Cronaca Zocca

Itinerari Modenesi | I luoghi dove trovare le migliori castagne del nostro Appennino

Le castagne sono uno degli alimenti più legati alla tradizione modenese, e proprio in autunno il nostro Appennino si arricchisce di eventi, sapori e attività che gravitano attorno a questo frutto

La vita contadina di montagna da sempre affascina i turisti che dalla provincia, e dall'Italia in generale, visitano l'Appennino Modenese. Da questa vita contadina montanara sono nati tra i nostri migliori prodotti culinari come le crescentine o i borlenghi, e tutti i dolci e i piatti a base di castagne. Quali sono i luoghi dove scoprire questi antichi sapori?

MUSEO DELLA CIVILTA' DEL CASTAGNO. Per scoprire com'era la vita rurale di montagna a Zocca, presso l'antico Ospedale di San Giacomo è stato allestito dal 2001 il Museo del Castagno, che ospita il museo della "Civiltà del castagno."  Questa tradizione è rappresentata nel museo de utensili domestici legati alla castagna e vecchi attrezzi per la coltivazione, come i sacchi per la raccolta, le "pile", e cioè i grandi mortai in legno dove i frutti venivano sbucciati, i "graffi", aste con corona dentata in ferro per togliere le bucce, i "segoni" per la lavorazione dei tronchi destinati alla produzione di mobili o di travi per l'edilizia.

I LUOGHI DOVE RACCOGLIERLI. Tra i luoghi più importanti vi è sicuramente Castel del Rio, che secondo gli esperti è il luogo dove si trovano le castagne più buone. Si trova in Provincia di Bologna ed è la zona di Castel del Rio, Fontanelice, Casal Fiumanese e Borgo Tassignano. Quella di Castel del Rio è una castagna marrone grossa, dalla pezzatura grossa, dal sapore prelibato. Altre due fondamentali per la raccolta sono il Marrone di Pavullo e il Marrone di Zocca. Quello di Pavullo  ha pezzatura grossa e saporita, e si trova facilmente nelle terre attorno a Pavullo, assomigliando molto a quello di Castel del Rio, molto buono per essere arrostito, ma anche per cucinare marron glacé. Mentre, quello di Zocca, noto anche come Marrone del Frignano, presenta una colorazione rossastra con striature scure e forma ellittica lo distinguono per aspetto dagli alti generi, e basta metterla in bocca perché si sciolga. Questa variante è molto buona non solo arrostita, ma anche lessata, cioè le note balot o ballotte.

CIACCI, IL DOLCE MODENESE DI CASTAGNE. I ciacci sono dei dischi a base i farina di castagne tipici delle province di Modena, Reggio Emilia, Bologna e dell'area Appenninica della Toscana. Le origini sono antichissime, infatti il sistema di preparazione e specialmente quello di cottura fanno pensare che la tradizione possa derivare persino dai tempi della preistoria. Inatti, durante il paleolitico, e successivamente anche nel neolitico, i prodotti della terra venivano scaldati non di rado tra due dischi di terracotta così che tra i due si potesse contenere il calore. I ciacci sono cotti tutt'oggi tra una coppia di dischi di ferro con un lungo manico e vengono scaldati sulla fiamma o sulla stufa a legna. Il sistema delle pietre arroventate vicino al fuoco è stato tramandato per millenni ed è arrivato fino a noi.

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