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Cronaca Fiorano Modenese

Itinerari Modenesi | Le meraviglie del Museo della Ceramica di Spezzano

Il Museo della Ceramica di Spezzano è stato capace di raccontare l'antica tradizione della lavorazione ceramica dal neolitico ai tempi moderni, spiegando con i suoi reperti e le sue sale multimediali gli sviluppi tecnologici

Che Sassuolo e Fiorano siano le città della ceramica italiana e mondiale è ben noto, ma molti meno conoscono l'esistenza di un luogo dove questa tradizione artigiana e poi industriale è raccontata in una serie di percorsi tematici. Si tratta del Museo della Ceramica, situato all'interno del castello di Spezzano, che ripercorre la storia della ceramica dal neolitico fino alla seconda metà del Novecente. 

A fianco di reperti originali il museo propone riproduzioni di manufatti, strumenti del ceramista e fornaci per la cottura della ceramica, ricostruiti con le tecniche dell’archeologia sperimentale. Infatti le attività ceramiche nel territorio modenese prendono il via già dal neolitico, e più precisamente nei pressi delle cave dell'ex fornace Carani a Fiorano, quindi durante l'età del bronzo le terramare della pianura diventano un luogo di oridinaria costruzione ceramica. 

Una volta scomparse le terramare la loro tradizione artigiana non si perde nel nulla, ma anzi prima gli etruschi con il tornio semplice e la fornace verticale, e poi i romani con l'introduzione degli atelier artigianali portano avanti questo studio ceramico. A rallentare la ricerca cercamica è senza dubbio il medioevo, un'epoca nella quale non si vede alcun tipo di passo in avanti se non la produzione di tagliapietracotta, ma una conclusa l'epoche delle invasioni barbariche, prendono il passo le ceramiche invetriate o smaltate, la maiolica, i mattoni su larga scala e la diffusione in Italia delle mattonelle pavimentali, anche grazie alla fornace del ceramista Piccolpasso.

In età moderna si diffonde la ceramica ingobbiata, dipinta e graffita e delle terrecotte architettoniche a stampo; ricostruzione del laboratorio cinquecentesco del ceramista Piccolpasso. Ma solo in epoca recente, ossia a partire dalla seconda metà del Novecento arriva la ceramica smaltata e la terraglia delle Fabbiche Ferrari Moreni e Carlo Rubbiani, con l'introduzione di modelli per parti meccaniche di un pressa per ceramica Ceppelli. Il tutto viene raccontato nel museo da una postazione multimediale con le voci “in diretta” dei lavoratori e i rumori della pressa in funzione.

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