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Cronaca

Itinerari Modenesi | La Rocca di Montese, il baluardo ghibellino

La Rocca di Montese è stato uno dei luoghi di strategia militare più importanti dell'Appennino Modenese, e per questo fu motivo di diverse battaglie

La Rocca di Montese è da sempre la sentinella dell'alta valle del Panaro. Si tratta infatti di una rocca che è capace di dominare il panorama vastissimo dell'alto Appennino fino a scorgere la pianura Padana. Già il percorso per raggiungerla è un altro elemento medieovale e antico, infatti i visitatori si trovano davanti ad una strada lastricata in sasso che gira attorno alle mura per arrampicarsi su  per un colle in rigorosa pineta. 

Per la sua posizione e per la sua difficile conquista, la rocca di Montese fu un importante luogo strategico e quindi molto ambito in passato. Il castello è già citato nel XII secolo come il castello di Matilda di Canossa che poi nel 1212 sarebbe passato ai Montecuccoli. Durante tutto il medioevo fu adibito a scopi militari fino al 1697 quando tornò agli Estensi che per stabilizzare i rapporti con le famiglie nobiliari modenesi lo cedettero ai Malaspina nel 1756. 

La Rocca è tutt'altro che semplice nella sua architettura, infatti è difesa da due cinte murarie accostate e tra le due mura si erge la poderosa torre ricostruita nel 1393, con basamento a scaprta e merlatura ghibellina su beccatelli. L'essere ghibellina della torre non stupisce dato che la maggior parte delle famiglie nobili modenesi erano ghibelline e quindi molto spesso in guerra con il papato e con i guelfi. 

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