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Cronaca Sassuolo

Itinerari Modenesi | Il castello di Montegibbio, ultimo baluardo del feudalesimo italiano

Avete mai sentito parlare del castello di Montegibbio? E' senza ombra di dubbio uno dei luoghi più interessanti della storia medioevale e rinascimentale modenese

Avete mai sentito parlare del castello di Montegibbio? E' senza ombra di dubbio uno dei luoghi più interessanti della storia medioevale e rinascimentale modenese. Per chi non lo avesse mai vistato sappiate che si trova a soli 5 km dal comune di Sassuolo presso la frazione di Montegibbio, in un territorio caratterizzato da un ondulato paesaggio che si estende a sud della città. In questo luogo sono tante le realtà storiche da scoprire, infatti pensate che proprio nei presi del castello è stato rinvenuto un inesiamento di epoca romana, ma altri reperti parlano di accampamenti ancora più remoti. Ecco le curiosità dietro al castello di Montegibbio. 

Una volta che arriverete al castello ad accogliervi sarà la porta d'entrata medioevale e da lì il mastio, che sebbene alterato conserva ancora l'originario portale sopraelevato in perfetto stile medioevale. Da quanto sappiamo, il castello venne innalzato nel 920 dai canonici della Cattedrale di Parma per difendere i territori in loro possesso dalle invasioni degli Ungari. Una volta succeduto nel XII secolo a Bonifacio di Canossa, diventò una delle fortezze fondamentali della politica militare di Matilde di Canossa. 

Un altro motivo per cui merita la visita a questo castello consiste sicuramente nelle sue sale deccorate secondo gli stili di varie epoche. Infatti dopo la sovrintendenza di Matilde di Canosssa, questo complesso di edifici diventò dapprima il baluardo dei ghibellini e successivamente una roccaforte degli Estensi. All'interno della struttura trovate anche l'acetaia comunale di Sassuolo, curata dai custodi dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. 

Purtroppo il castello ha perso molti dei suoi elementi medioevali poiché nel 1501 un terribile terremoto lo portò alla rovina quasi totale, ma quando nel 1636 venne ceduto alla famiglia Boschetti, questa si impegnò a ricostruirlo. Considerate che questo complesso di edifici fu uno degli ultimi baluardi del feudalesimo in Italia, infatti si parlò di castello feudale pensate fino al 1676 con per l'appunto la famiglia Boschetti. 

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