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Cronaca

Itinerari Modenesi | Viaggio tra i castelli di Modena e provincia

La Provincia di Modena ha visto nel corso della sua storia, specialmente basso medioevale e rinascimentale, diverse famiglie locali scontrarsi per il potere. Un viaggio dalla bassa alla montagna tra i castelli più belli della nostra provincia

La Provincia di Modena ha visto nel corso della sua storia, specialmente basso medioevale e rinascimentale, diverse famiglie locali scontrarsi per il potere. Tra i più celebri i Rangone e i Pico, ma non sono i soli. Un viaggio dalla bassa alla montagna tra i castelli più belli della nostra provincia.

CASTELLO DEI PICO (MIRANDOLA). E' il castello simbolo della famiglia Pico, di origine feudataria discendente diretta di Matilde di Canossa. I signori di Mirandola governarono la città dal 1311 al 1711. Un monumento che ha rischiato la distruzione nel terremoto del 2012 e infatti da quel momento è divenuto inagibile, ma basta ammirarlo dall'esterno per comprenderne la grandezza. Grazie alla famiglia Pico nel 1617 venne ristrutturato rendendolo una delle dimore più lussuose della pianura Padana.“

PALAZZO DEI PIO (CARPI). E' forse una delle dimore più conosciute della prima età moderna proprio per la sua grandezza. La sua grandiosità si deve ad Alberto III Pio, nipote del celebre Pico della Mirandola, ricordato come umanista e cultore dell'arte, infatti trasformò il castello in palazzo rinascimentale. Per chi volesse continuare la visita al suo interno troverà anche il Museo Monumento al Deportato, in memoria di quanto accadde nel campo di concentramento di Fossoli, a pochi chilometri da Carpi.“

CASTELLO DI ROCCAPELAGO. Come i precedenti il fascino del castello ha origini già dalla sua posizione dominante su uno sperone di roccia che permette una visuale completa dell'ampia valle del Pelago. Questa ardita ed impervia altura, imprevedibile e naturalmente fortificata, costituì la dimora del leggendario Obizzo da Montegarullo, cioè il potente feudatario del Frignano. Dai suoi 1000 metri di altezzi il Castello di origine longobarda e poi voluto da Matilde di Canossa, fu fortificato da Obizzo che tentò di ribellarsi agli Este di Ferrara combattendo i loro alleati Montecuccoli e la città di Lucca, ma nel 1408 venne sconfitto. Da lì iniziò il declino della rocca, finché 2011 non venne scoperta una cripta nella chiesa di oltre 300 corpi sepolti dal '500 al '700 di cui quasi cento mummificati. Questa scoperta ha riacceso l'interesse dei turisti e dei ricercatori per questa fortezza, tanto da essere conservate presso il locale Museo della rocca "sulle orme di Obizzo da Montegarullo".“

CASTELLO DI MONTECUCCULO (PAVULLO). Sorge su uno sperone roccioso che domina la valle del fiume Scoltenna-Panaro, a soli tre chilometri da Pavullo. Un luogo dall'aria cavalleresca, circondato dal borgo fortificato e tra le sue pietre si narrano leggende e storie di guerrieri. I Montecuccoli abitano quella zona dal 1212 e fu lì che crearono quella che sarebbe diventata la porta verso la Toscana. Un meraviglioso portale gotico accompagna i turisti all'interno del borgo situato ai piedi del castlelo, composto dal Palazzo del Podestà e dalla chiesa di S. Lorenzo risalente al '400. Una deliziosa immagine di un'Italia medioevale che affascina ancora oggi.“

CASTELLO DI SPILAMBERTO. E' il simbolo del potere dei Rangoni, infatti fu la loro abitazione dal XV secolo, quando divenne fortezza a residenza. Il castello racconta di un paesino che tra le sue tradizioni ha sicuramente quella dell'Aceto Balsamico, infatti c'è chi fa provenire quella ricetta proprio dalle mura di questo edificio. Infatti la Sala Formaggiaia accoglie il laboratorio dimostrativo dell'Aceto Balsamico tradizionale.  Il recente restauro ha permesso di rendere il castello nuovamente visitabile e il cortile ospita tutt'ora la Corte del Gusto. Non solo cibo, ma anche tanti misteri sono riferiti a queste stanze, come quella di Filippo il Diavolino condannato dall'inquisizione, che una volta incarcerato scrisse con il sangue la propria verità.“

CASTELLO DI VIGNOLA. E' il castello più bello e architettonicamente più complesso della Provincia, tanto da sfidare i noti castelli parmensi e piacentini. E' il simbolo di Vignola e di un passato in cui tra la pede montana modenese le battaglie non erano così infrequenti. La struttura si evolve attorno ad una poderosa mole quadrilatera su cinque piani e al suo interno sono diverse le stanze affrescate, tra cui spicca la Cappella. Il castello offre ai turisti la possibilità di visitare gli alloggi degli armigeri e i camminamenti di ronda. E se avete un po di fame, a pochi metri troverete il luogo dov'è nata la famosa torta Barozzi. “

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