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Cronaca

Itinerari Modenesi | Viaggio tra le opere più belle della Galleria Estense

La Galleria Estense è uno dei 20 musei più importanti d'Italia ed è definita Galleria poiché racchiude al suo interno non solo quadri e sculture, ma anche monete, oggetti quotidiani usati dei duchi estensi e strumenti musicali

La Galleria Estense è uno dei 20 musei più importanti d'Italia ed è definita Galleria poiché racchiude al suo interno non solo quadri e sculture, ma anche monete, oggetti quotidiani usati dei duchi estensi e strumenti musicali. Ecco le opere più belle della Galleria Estense:

BUSTO DI FRANCESCO I D'ESTE DEL BERNINI. E' il simbolo della Galleria Estense ed è probabilmente l'opera d'arte nel territorio modenese dal più alto valore economico e artistico. Bernini era considerato un genio e considerava sè stesso un dio sceso in terra che concedeva un po del suo talento ai poveri mortali, e così l'opera più importante della nostra Galleria Estense in realtà non è altro che il frutto di schizzi disegnati su fogli che vennero inviati dalla corte estense al maestro, in modo che avesse una mezza idea di com'era il volto di Francesco I. Dagli esperti di arte è considerato un busto più divino e "leggero" di quello che il Bernini fece a Luigi XIV, il re Sole. 

IL QUADRO MODENESE DI RAFFAELLO. Non è tra i quadri più celebri o più particolari della Galleria Estense, ma sicuramente non si può non citare l'opera dell'artista più importante presente nella Galleria Estense. Raffaello Sanzio è uno dei quattro geni del Rinascimento italiano, insieme a Donatello, Michelangelo e Leonardo. La sua opera, Perla di Donna, è stata studiata di recente da esperti e si è scoperto che è il risultato di strati e strati di pennellate, è osservando l'umanità, la fragilità e l'accuratezza del volto della donna è comprensibile capire il perché.

LA MADONNA COL BAMBINO DEL BEGARELLI. La grande statua era in origine collocata sull'altar maggior della chiesa modenese di San Salvatore, m lo stato italiano pensarono che sarebbe stata meglio nella loro Galleria e così, dopo complicate vicissitudini, entrò nel 1889 nella Galleria. E' un'opera che vale la pena conoscere perché miscela la nobilità classica di matrice raffaellesca e affetuosità di stampo correggesco , per essere un esempio cardine dell'arte del Cinquecento. 

RITRATTO DI FRANCESCO I.  Senza essere mai andati alla Galleria Estense è tuttavia improbabile che non abbiate mai visto quest'opera. E' il ritratto del duca Francesco I d'Este realizzato nel 1638 da Diego Rodriguez de Silva y Velazquez, o semplicemente Velazquez. Seppur questo artista fosse molto noto all'epoca, il motivo per cui questo dipinto è così tanto noto è dettato dal marketing. E' infatti l'immagine simbolo delle bottigliette dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena. 

TESTA DI VECCHIO, LA SCULTURA CHE FA IMPRESSIONARE I VISITATORI. Risalente alla seconda metà del '400, si tratta non tanto di una statua ma di una maschera funebre realizzata da Guido Mazzoni. Il vivido realismo del Mazzoni è rimasto alla storia e da sei secoli chi osserva le sue opere si impressiona per quanto sembrino vivi i suoi volti. Questa è probabilmente l'opera più impressionante di quelle realizzate dal Mazzoni.

VENERE, MARTE E AMORE, L'OPERA INCREDIBILE DEL GUERCINO. Divenuto purtroppo famoso dopo la sparizione di una delle sue opere, il Guercino è l'incredibile artista che ha conosciuto in maniera forse più approfondita di chiunque altro la corte estense. Quest'opera è infatti nata durante uno dei suoi soggiorni presso la corte degli Este. Chi osserva quest'opera riesce facialmente ad identificarsi nella figura di Venere e sente quel dardo come fosse davanti a sè, una sensazione che l'artista permette di far provare attraverso lo sguardo di Venere. 

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