Ladri di biciclette si rifugiano sul tetto di un edificio abbandonato
Alla fine si sono consegnati spontaneamente alla Volante i due giovani stranieri autori di alcuni furti di biciclette in un condominio di via Padova: la coppia era stata notata da una residente
Vedendosi braccati dalla Polizia di Stato, hanno preferito abbandonare la refurtiva e rifugirarsi all'interno di un edificio abbandonato per nascondersi sul tetto. Questo il tentativo di fuga di due giovani ladri di biciclette tunisini (23 e 18 anni) tratti in arresto la scorsa notte dalla Squadra Volante.
FUGA - Poco dopo le ore 2, la segnalazione di una cittadina al 113 ha messo in allerta gli uomini della Questura: dopo avere notato la scomparsa del proprio velocipede dell'area cortiliva del proprio condominio in via Padova, la donna aveva scorto due individui sospetti aggirarsi in bicicletta. Giunta sul posto, la Volante ha subito individuato i due giovani impegnati a far passare tre biciclette oltre un cancello al di là del quale è presente un piccolo parco, lato via Pagliani. Visti scoperti, i due ragazzi si sono subito dati alla fuga bici in spalla: uno dei due, vedendosi raggiunto dagli agenti, ha prima lasciato cadere la bici per guadagnare terreno e, successivamente, ha preferito abbandonare anche l'altro mezzo e rifugiarsi all'interno di uno stabile abbandonato assieme al complice. Sfruttando l'oscurità, la coppia è riuscita a guadagnare il tetto.
ARRESTO - Resisi conto di non avere alcuna via di fuga, alla fine, sono scesi volontariamente in strada, pochi minuti prima che giungessero sul posto i Vigili del Fuoco allertato dalla Centrale Operativa avvertiti per agevolare la discesa dei due giovani. Una volta tratti in arresto, gli agenti hanno accertato il furto delle tre biciclette, come riferito dalla precedente telefonata di segnalazione, sia all’interno dell’area cortiliva del condominio di via Padova: i malviventi, infatti, avevano fatto visita all’interno di due garage le cui porte di ingresso erano state, in parte, divelte. In corso ulteriori accertamenti per verificare se gli arrestati abbiano commesso, nei giorni scorsi, altri furti. Accompagnati in Questura, i due sono stati trattenuti presso le locali celle di sicurezza in attesa del processo per direttissima.
