Università, festa record per 169 laureati in ingegneria
Maxi proclamazione per i neo dottori nelle discipline ingegneristiche, attesi sia dalla baldoria, sia dalla garanzia di occupazione in brevissimi tempi, per quella che si dimostra una delle branche più "efficaci" del nostro Ateneo
Il Dipartimento di Ingegneria “Enzo Ferrari” di Modena è stato invaso quest'oggi da migliaia di persone, parenti amici e colleghi dei 169 neo ingegneri che hanno tagliato il traguardo della laurea. Numeri decisamente impegnativi, che segnano un piccolo record per l'Ateneo nostrano: mai così tanti studenti si erano infatti laureati contemporaneamente lo stesso giorno. E numeri impegnativi anche per il dipartimento di strada Vignolese, messo a dura prova dalla folla, dagli schiamazzi, dai fiumi di spumante e dagli immancabili scherzi cui vengono tradizionalmente sottoposti i novelli dottori.
I neo laureati provengono da 11 diversi corsi di laurea: sono 65 nelle 4 lauree triennali e ben 104 nelle 7 lauree specialistiche e magistrali. La pattuglia più numerosa è quella composta dagli ingegneri del Veicolo, fiore all'occhiello della nostra terra di motori, seguiti dagli ingegneri meccanici ed informatici. A partire dal 1990, quando sono ripresi gli studi di ingegneria di Unimore, la media dei laureati è stata di 450 ingegneri l'anno, in costante crescita. Lo scorso hanno accademico ha licenziato ben 511 dottori.
Un caso? No, dal momento che vi sono altri numeri che parlano altrettanto chiaro. Per i giovani universitari, gli studi ingegneristici rappresentano infatti un sicuro investimento in termini occupazionali: i laureati triennali fanno segnare un tasso di disoccupazione di appena 1,9% ad un anno dal termine degli studi, che sale a 9,1 per i laureati triennali. Rispetto alla crisi in atto e ai colleghi di altre discipline della stessa Università di Modena (per cui le cifre sono 10 volte tanto) si tratta di una vera e propria garanzia. Per i neo dottori, inoltre, l'ingresso del lavoro avviene in tempi rapidissimi, addirittura in meno di un mese e gli stipendi medi fanno invidia a molte altre categorie professionali.
Sembra perciò che i giovani ingegneri dovranno dimenticare in fretta i festeggiamenti e le sbornie che scuoteranno le loro prossime ore, dato che l'innovazione e la produzione hanno urgente bisogno di loro. Urgente, ma non troppo.
