"Non abbiate paura". Il commovente dono di Lucrezia ai bimbi terremotati
Quando i grandi pensano di sapere tutto, spesso sbagliano, e come altrettanto spesso accade i bambini ci sorprendono con dei gesti così semplici, ma così unici da lasciarci senza parole
A volte non c’è bisogno di versare fiumi di inchiostro. A volte basta una semplice lettera, come quella scritta da Lucrezia. Lucrezia è una bimba di 9 anni che abita a Finale Emila e che ha preso carta e penna - pennarelli colorati, per la precisione - per rendere omaggio a dei bambini come lei che vivono la tragedia del terremoto in Italia centrale, per dare loro forza e coraggio in un momento difficile come questo. Un messaggio scritto da chi ha vissuto propria pelle la stessa esperienza, appena 4 anni fa, compresi i periodi in tenda mentre la terra continuava a tremare.
Ma la lettera non era l’unico pensiero di Lucrezia: all’interno di un pacchetto, che lei ha voluto preparare personalmente, ha messo alcuni giochi, come degli album da colorare in compagnia, perché riconosce e ricorda l’importanza di non rimanere da soli e di essere in gruppo con altri bambini.
La lettera e il pacchetto sono stati affidati all'Associazione Nazionale Alpini della sezione modenese, che organizza settimanalmente turni di lavoro in accordo con la Regione Emilia Romagna presso le tendopoli di Balzo di Montegallo e Uscerno, in provincia di Ascoli Piceno. Il dono è stato recapitato proprio al campo di Uscerno e i giocattoli sono stati collocati su un tavolo della mensa insieme ad altri recapitati da più parti in segno di solidarietà, così che i bambini potessero prendere ciò che preferivan. All'apertura della lettera le mamme del campo non hanno potuto trattenere la sorpresa e qualche lacrima di commozione.
"Senza false ipocrisie - scrivono gli Alpini che hanno consegnato i doni di Lucrezia - fare il volontario di Protezione civile è dura: spesso si lavora in condizioni veramente difficili e sempre lontano da casa, ma la gratificazione che ti danno sia i tuoi ospiti che le persone che incontri ti ridanno la forza di ripartire la prossima volta. L’esortazione di Lucrezia sia un esempio per tutti noi: non abbiate paura!".
