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Cronaca

Magner Bein | I luoghi che hanno fatto la storia del tortellino

La storia dei tortellini è ricca di luoghi, leggende e antichi scritti che narrano vicende di dei, locandieri, cavalieri e poeti che tentarono di catturare il segreto del piatto più significativo della cucina emiliana

La storia dei tortellini è ricca di luoghi, leggende e antichi scritti che narrano vicende di dei, locandieri, cavalieri e poeti che tentarono di catturare il segreto del piatto più significativo della cucina emiliana. 

LA LOCANDA CORONA (CASTELFRANCO EMILIA).  Sull'origine del piatto esistono varie leggende e tutte sono originarie di Castelfranco Emilia. Tra le più recenti vi è quella che parla di un proprietario della locanda Corona, che ebbe l'idea della forma di ombelico sbirciando dal buco della serratura della stanza di una nobildonna sua ospite. La bellezza di lei li eccitò tanto da non riuscirsi a trattenere nel scendere in cucina e mettersi ad impastare. Più tradizionale è invece la leggenda dell' "ombelico di Venere" raccontata da Alessandro Tassoni ne "La Secchia Rapita", secondo al termine di una giornata di guerra si presentarono nella locanda Corona Venere, Bacco e Marte. La mattina seguente Marte e Bacco si allontanarono dalla locanda lasciando sola Venere, che aveva preferito dormire. Quando ella si svegliò, chiamò i compagni di viaggio, ma non essendoci nessuno, a presentarsi in camera fu l'oste che rimaste meravigliato dalla sua bellezza. Ci volle un attimo per strappare un pezzo si sfoglia, riempirlo con la carne del giorno prima e darci una forma di ombelico.

VENEZIA. E' la città dove venne stampata nel 1630 la prima edizione definitiva del libro "La Secchia Rapita" di Alessandro Tassoni, nel quale viene raccontata l'origine dei tortellini e la leggenda dell'Osteria Corona. In realtà Tassoni tentò di stampare l'opera già nel 1622 a Parigi dove la censura della Chiesa non arrivava, ma non era ancora completa, tuttavia dovette aspettare ancora due anni per superare il controllo di papa Urbano VIII. Una volta che la Congregazione dell'Indice dei Libri Proibiti della Chiesa Cattolica dichiarò leggibile il testo fu pubblicato prima nel 1624 sotto lo pseudonimo di Aldrovinci Melisone e poi nel 1630 con quello di Alessandro Tassoni.

LA STATUA DEL TORTELLINO (CASTELFRANCO EMILIA). E' un tortellino così grande che non potrebbe stare in nessuno dei vostri piatti o pentole, infatti misura 50 cm, peccato sia di bronzo quindi è sconsigliato mangiarlo. La statua realizzata da Gianni Ferrari ripercorre la leggendaria storia di com'è nato questo piatto come abbiamo riportato sopra, infatti ai lati del mega-tortellino si trovano le statue della dea Venere e del proprietario dell'oste dell'Osteria Corona che la osserva nuda e viene ispirato. Una storia che affonda le origini nel poema di Alessandro Tassoni. 

ABOCA MUSEUM (SANSEPOLCRO - AREZZO). All'interno dell'Aboca Museum di Sansepolcro ad Arezzo è possibile trovare la quarta edizione del libro "L'economia del cittadino in villa" di Vincenzo Tanara. Si tratta di una delle più antiche conservate di questa raccolta di ricette del 1664 nel quale appare per la prima volta la ricette del tortellino. Un interesante confronto tra passato e presente. 

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