Ancora blocchi alla Alcar Uno, interviene la Polizia. Sabato manifestazione nazionale

Già prima dell'alba di stamane, giovedì 2 febbraio, i lavoratori e i sindacalisti SI Cobas delle aziende del gruppo Levoni hanno messo in atto una nuova protesta davanti alla sede della Alcar Uno di Castelnuovo. Una cinquantina di manifestanti hanno infatti tentato, come nei mesi scorsi, di disturbare i camion in entrata e in uscita dallo stabilimento.

Una protesta basata non più solo sulle esigenze strettamente legate al lavoro – come i licenziamenti dei dipendenti delle cooperative in appalto – ma anche come conseguenza della tempesta giudiziaria che si è abbattuta sul sindacato autonomo, il cui coordinatore nazionale è stato arrestato la scorsa settimana con l'accusa di estorsione e poi scarcerato in attesa di sviluppi nell'inchiesta.

Non sono mancati i momenti di tensione con i reparti Mobili di Polizia di Stato e Carabinieri, dispiegati per garantire il corretto svolgimento del lavoro nell'azienda di macellazione. Sono state necessarie alcune cariche per disperdere i manifestanti, ma non si sono registrati episodi di particolare violenza.

Episodi che si spera di scongiurare anche sabato prossimo, data in cui il sindacato SI Cobas ha indetto una manifestazione nazionale in città. "Sabato 4 febbraio a Modena ci sarà una grande manifestazione a cui tutti dobbiamo partecipare", l'appuntamento è alle "15 in piazza Sant'Agostino". Questo l'annuncio che si  legge sul sito web della sigla, che ancora una volta attacca le autorità per l'inchiesta su Milani e il consulente esterno Piccinini: "Vogliono gettare fango su Aldo, sul Si Cobas, sui nostri scioperi, sulle nostre ragioni. Ma noi abbiamo capito da subito cosa stava succedendo e abbiamo iniziato a scioperare in tutta Italia...".