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Cronaca Viale Martiri della Libertà, 34

La cooperativa non distribuisce pocket e food money, protesta dei richiedenti asilo in Prefettura

Una settantina di stranieri, coordinati da Adl Cobas, ha manifestato stamane in viale Martiri, ottenendo un incontro con l'ufficio del Prefetto. La denuncia riguarda le inadempienze di Caleidos che proseguono ormai da mesi

I richiedenti asilo ospitati nelle strutture della nostra provincia tornano a protestare davanti al palazzo della Prefettura. Lo hanno fatto stamane a metà mattina, quando circa una settantina di giovani stranieri si è presentata con cartelli e bandiere di Adl Cobas, il sindacato autonomo che ha coordinato la manifestazione. Questa volta il presidio non era volto a chiedere maggiori tutele e tempi certi sull'esame delle pratiche di soggiorno - come avvenuto più volte negli ultimi mesi - bensì per un problema molto più localizzato e specifico.

I richiedenti asilo, infatti, sono alle prese con una difficile convivenza con la cooperativa Caleidos, il soggetto che gestisce la maggior parte (circa 1.500) dei profughi alloggiati sul nostro territorio. Dal mese di aprile - denunciano i manifestanti - non vengono più erogati o vengo no distribuiti solo saltuariamente i cosiddetti pocket money e food money. Il primo dei due contributi, previsti dal bando prefettizio, corrisponde a quella "diaria" per le spese minute pari a 2,5 euro al giorno, mentre il secondo è previsto come spesa aggiuntiva per quelle persone che vivono in appartamenti o residence in cui, a differenza degli hotel, i pasti non sono già inclusi.

Gli ospiti e il sindacato sottolineano come i soldi non vengano ormai più distribuiti dal mese di aprile nelle strutture gestite da Caleidos su tutta la provincia di Modena e in alcuni casi i ritardi sarebbero addirittura antecedenti. "Nei giorni scorsi la cooperativa ha spiegato che le erogazioni sono state sospese perchè la stessa Prefettura non era puntuale con i pagamenti delle somme indicate nel bando - dichiarano i manifestanti - Per questo oggi siamo qui e abbiamo chiesto di essere ricevuti. Abbiamo quindi incontrato l'ufficio di Gabinetto che ha assicurato che si occuperà di approfondire il caso".

Il presidio si svolto in maniera regolare, sotto l'occhio vigile di Polizia e Carabinieri in tenuta antisommossa, per poi concludersi intorno alle 12.30. Questo ha però comportato la chiusura al traffico di viale Martiri e la deviazione di auto e trasporti pubblici.

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