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Cronaca Pavullo nel Frignano

Frane e crolli, la Protezione civile traccia la mappa dell'emergenza in Appennino

Un bilancio pesante per i cittadini e per le infrastrutture modenesi in colpite dal maltempo, censito dai tecnici del Dipartimento Nazionale dopo l'annuncio dello stato di emergenza

Le zone dell'Appennino modenese colpite da frane e smottamenti a causa delle abbondanti piogge delle scorse settimane, sono state visitate quest'oggi dai tecnici del Dipartimento nazionale della Protezione Civile. Obiettivo dei sopralluoghi è stato quello di evidenziare al personale del Dipartimento la vastità dell'area colpita, le dimensioni dei fenomeni e la diverse tipologie del dissesto.

Ne è risultata una mappa critica, i cui numeri parlano da soli. La nostra provincia è stata investita da 98 eventi calamitosi (tra smottamenti e fenomeni idrici), che hanno reso inagibili 5 abitazioni e 2 attività produttive. É salito a 11 il numero delle persone follate, 2 le abitazioni isolate, 2 anche le strade interrotte e un ponte crollato.

In particolare sono stati effettuati sopralluoghi nella zona di Montese nelle frazioni di S.Giacomo e Vaina, a Pavullo, lungo la provinciale 4 Fondovalle Panaro vicino a Ponte Samone, dove di recente sono state evacuate tre abitazioni a causa di una frana e a Montecuccolo dove è stato evacuato un allevamento. A Marano il sopralluogo ha interessato una casa evacuata in via Rio Faellano, a Borra di Lama Mocogno è stata verificata la situazione di alcune case vicino alla frazione minacciate da una frana, a Polinago i sopralluoghi hanno interessato soprattutto i gravi dissesti sulla viabilità. I tecnici si sono poi recati a Montemolino di Palagano dove nei giorni scorsi è stata interrotta la provinciale 28 riaperta sabato scorso dopo un intervento della Provincia, infine ancora a Palagano nelle zone dove i fenomeni di dissesto minacciano abitazioni e attività industriali a Monchio e a Susano oltre a diverse aree e tratti stradali nelle zone comprese tra Prignano e lo stesso Palagano.

Nei giorni scorsi la Provincia di Modena ha chiesto la dichiarazione di stato di emergenza o un provvedimento legislativo nazionale speciale per far fronte alle numerose situazioni critiche presenti sul territorio montano e pedecollinare. Solo in questi primi mesi del 2013 il maltempo ha comportato 19 allerte di protezione civile per neve, pioggia, dissesto idraulico ed idrogeologico con 65 giorni in stato di allerta che hanno attivato le procedure previste dai piani di emergenza comunali e provinciali. Fenomeni che per dimensione e gravità sono stati considerati “non sono più gestibili con le sole risorse locali”.

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