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Cronaca

Azienda insolvente, ma i dipendenti minacciano il creditore: “Ti bruciamo la casa”

Grave gesto di ignoti dipendenti della Termosanitaria Corradini, che hanno minacciato un incolpevole agente di zona della ditta creditrice Daikin. Perquisizioni della Finanza alla ricerca di ordine milionario di condizionatori mai pagati

La già travagliata vicenda economico-giudiziaria di Termosanitaria Corradini si macchia anche di un inquietante episodio di minacce, rivolte da ignoti dipendenti (o presunti tali) ad un agente modenese della ditta Daikin. Un gesto che ha radici abbastanza complesse, ma che di fatto si può sintetizzare come l'accusa ad un creditore, “colpevole” di aver fatto saltare la procedura di concordato preventivo che avrebbe potuto garantire un miglior futuro ai dipendenti Corradini.

Ma andiamo con ordine. Il caso dello storico marchio modenese dell'arredo bagno e della termoidraulica era esploso nel 2013, a seguito di bilanci truccati per diversi anni che sono costati all'ex rappresentante dell'azienda le accuse di bancarotta fallimentare e insolvenza fraudolenta. Un colpo durissimo per un'azienda che contava ben 37 punti vendita in tre diverse regioni del nord-Italia, i cui dipendenti si sono improvvisamente trovati a fare i conti con disoccupazione e ammortizzatori sociale.

Tra le operazioni economico-commerciali condotte da Termosanitaria Corradini nella primavera/estate 2013 spicca un ingente acquisto di merce dal fornitore Daikin, azienda leader negli impianti di condizionamento d'aria. Fatture per oltre 6 milioni che Daikin ha emesso e mai incassato e che sono valse già lo scorso anno una querela per insolvenza al management di Corradini, che all'atto dell'ordine avrebbe fornito conti falsi al proprio creditore come garanzia. La scorsa settimana il Tribunale di Modena ha emesso il decreto di perquisizione, consentendo alla Guardia di Finanza di ispezionare i magazzini “superstiti” del gruppo Corradini al fine di rintracciare il materiale Daikin e di visionare la documentazione relativa a quelle specifiche transazioni.

Ma il fatto di maggio rilevanza risale invece a due settimane or sono. Alla luce del comportamento tenuto dai vertici di Termosanitaria Corradini proprio nei confronti di Daikin nel 2013 (quando già era in corso una procedura concorsuale), la Corte d'Appello di Bologna ha deciso di revocare la procedura di concordato preventivo. Di fatto i giudici bolognesi, a seguito del ricorso di Daikin, hanno ribaltato la decisione assunta dal Tribunale di Modena, ricacciando “all'inferno” l'azienda ed il personale.

Proprio da questo nasce il risentimento – comunque ingiustificato ed ingiustificabile – che i dipendenti a rischio disoccupazione hanno trasformato in minacce. A finire nel mirino del personale Corradini è stato un incolpevole agente modenese responsabile delle vendite locali dell'azienda di condizionatori che aveva trattato la commessa. Le minacce scritte su un cartello - "ti bruciamo la casa" - sono poi finite sul tavolo della Procura di Modena, che deciderà come procedere.

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