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Cronaca Via Tignale del Garda

Famiglia nomade agli arresti domiciliari minaccia gli agenti, denunciati

Insulti, minacce e provocazioni durante i controlli di rito dei poliziotti: ancora nei guai una famiglia che risiede (obbligatoriamente) in via Tignale del Garda. Quattro famigliari denunciati

Si trovano agli arresti domiciliari, ma la misura cautelare non riesce a calmare i loro bollenti spiriti. Protagonisti di questa vicenda sono due fratelli che vivono forzatamente rinchiusi nell'abitazione insieme a tutta la famiglia, in un appartamento di via Tignale del Garda in zona Morane. I due, rispettivamente di 24 e 25 anni, stanno scontando una pena per i furti commessi a più riprese nella zona, dove avevano forzato e svaligiato diversi box auto fino allo scorso febbraio.

L'indole criminale e rissosa non pare però essere sfumata con la misura cautelare, tanto che nel corso dei controlli di rito svolti degli agenti della Questura nel loro appartamento, per poco non sono venuti alle mani con gli stessi poliziotti. Minacce, insulti, atteggiamenti arroganti e tentativi di impedire agli agenti l'accesso all'abitazione sono fatti ripetuti, che però questa volta sono costati una nuova denuncia.

Non soltanto i due fratelli, ma anche il padre e un cugino che condividono l'appartamento – una famiglia nomade ben nota in città – sono infatti stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale nel corso dell'ultimo sopralluogo della scorsa settimana. Sarà un ulteriore segnale inviato alla magistratura per prevedere misure più severe? Questo è sicuramente l'auspicio sia dei vicini di casa che delle forze dell'ordine.

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