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Cronaca

Misteri Modenesi | Le colonne annodate e i segreti esoterici di San Geminiano

Le colonne annodate o per meglio dire ofitiche, sono presenti in rare rappresentazioni artistiche in giro per l'Italia e l'Europa. Si trovano infatti là dove sono presenti antichi segreti che potremmo definire come esoterici

Le colonne annodate o per meglio dire ofitiche, sono presenti in rare rappresentazioni artistiche in giro per l'Italia e l'Europa. Si trovano infatti là dove sono presenti antichi segreti che potremmo definire come esoterici, in quanto di conoscenza di pochi che li hanno conservati nel tempo. A Modena sono due i luoghi che li vedono protagonistiche e guarda a caso vedono entrambi questi posti un protagonista, ossia San Geminiano. 

Durante il medioevo la colonna non aveva solo un significato architettonico, ma anche uno esoterico. Infatti, rappresentava il confine tra due mondi, un passaggio da una realtà ad un'altra. Tutte le colonne ofitiche si rifanno a due colonne molto importanti nella storia dell'umanità, infatti si tratta delle colonne che erano all'ingresso del Tempio di Salomone a Gerusalemme. Le colonne erano contrassegnate una dalla lettera J e una B, infatti i costruttori erano stati per l'appunto Jachin e Boaz. Si narra che i due fossero maestro ed allievo, e il primo era molto invidioso del talento del secondo e per questo lo uccise.

Questa tradizione sembra coincidere con un altro luogo misterioso, ossia quello legato ai costruttori delle due colonne annodate all'interno della Cappella di Rosslyn, che non a caso è il luogo in cui termina la caccia al Graal immaginata da Dan Brown ne Il Codice da Vinci. Infatti, la leggenda vuole che da quel luogo sia passata la santa coppa tanto bramata nel medioevo. Non solo, infatti, si narra che anche in questa cappella vi furono due costruttori, ognuno di una colonna, un maestro e un apprendista, e che il primo uccise il secondo per invidia del talento del giovane. 

La storia del Santo Graal e della lotta tra bene e male nell'antico medioevo sembra essere segnata da queste colonne annodate, che guarda a caso si trovano in due luoghi modenesi ben precisi. Infatti le prime le troviamo nella Porta dei Principi nel Duomo di Modena, che appunto divideva il mondo dei vivi e quello dei morti, dato che sotto Piazza Grande vi era la più grande necropoli romana di Modena. E l'altro luogo è la Fonte di San Geminiano, dalla quale sgorga secondo la leggenda acqua miracolosa, che servì in passato, sempre secondo le narrazioni popolari, a scacciare anche i demoni.

Infatti, pochi sanno che San Geminiano erano, tra le altre cose, anche un esorcita, il migliore della sua epoca e scacciò molti demoni. Una lotta quella tra il bene e il male che si consumò sia nel Tempio di Salomone che nella cappella di Rosslyn e che venne recuperato anche nel duomo di Modena e nella fonte del Santo. Non è però finita qui, perché c'è un altro elemento in comune con la Capella di Rosslyn e il nostro duomo, e sto parlando della raffigurazione di Re Artù e dei suoi cavalieri nella Porta della Pescheria, ricordate cosa porta in mano il re d'Inghilterra? Si tratta del Santo Graal. 

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