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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Itinerari modenesi | Le 5 acetaie storiche, un viaggio tra sapori e tradizioni

La tradizione dell'aceto balsamico tradizionale si perde nella notte dei tempi e nei segreti delle famiglie che lo hanno lavorato. Un percorso tra sapori e tradizioni che abbiamo sintetizzato in queste 5 tappe da noi consigliate

Modena è conosciuta nel mondo per la cucina e l'Aceto Balsamico Tradizionale, è infatti nei documenti del 1747 del Ducato di Modena ritrovati a Rubiera, la prima citazione dell'aggettivo "balsamico". Tale poi è stato ripreso e rafforzato dal Consorzio, per distinguere una tipologia particolare rispetto alle altre presenti nel ricco insieme del palazzo estense. Con l'interesse dei modenesi per questo particolare aceto, nel 1830 la definizione viene ulteriormente arricchita suddividendo gli aceti della Corte in "balsamici", "semibalsamici", "fini" e "comuni". Ad oggi quali sono le 5 cantine storiche da visitare per assaporare quei gusti e quelle tradizioni?

ACETAIA GIUSTI, 400 ANNI DI TRADIZIONE. L'Acetaia Giusti è la memoria storica dell'Aceto Balsamico di Modena e, con i suoi 400 anni di attività, è l'acetaia più antica del mondo. Con la fondazione della casa risalente al 1605, Giusti è il più antico produttore di Aceto Balsamico di Modena IGP e Tradizionale DOP. Nella sua lunga storia può vantare innumerevoli premi: come Fornitore unico del Re d'Italia nel 1929, 14 medaglie d'Oro per l'esposizione nazionale ed internazionale tra il 1861 e il 1925 e diversi premi come miglior aceto balsamico tra il 2008 e il 2009. La longevità dell'azienda ha permesso all'Acetaia Giusti di entrare nell'Unione Storica delle Imprese Italiane.

ACETAIA COMUNALE DI CASTELVETRO. E' nel palazzo dei Rangoni che è stata allestita una delle acetaie comunali più importanti nel modenese, nonché attuale sede dei maestri assaggiatori castelvetresi della Consorteria di Spilamberto. L'acetaia di via Tasso 28 è aperta ai visitatori con guida e degustazione ogni ultima domenica del mese dalle 16.00 alle 19.00. Oltre a regalare sapori unici, consigliamo la visita del paese di Castelvetro, che ci riporta al Rinascimento modenese, quando la famiglia Rangoni ergeva castelli e torri nella zona nella lotta contro i Pio e i Pico. 

ACETAIA MALPIGHI. E' uno dei simboli della tradizione dell'Aceto Balsamico Tradizionale ed è l'acetaia che ha vinto più premi nella sua storia. Fondata nel 1850 dal 2000 ad oggi ha ricevuto ogni anno almeno un premio come miglior aceto o miglior degustazione, Uno dei più importanti è stato vinto proprio nel 2015, si tratta del Chrystal Taste Award, premio che viene attribuito dall’Istituto Internazionale del Gusto e della Qualità (Itqi), l’organizzazione leader nel mondo dedicata all’assaggio ed alla promozione di cibi e bevande di consumo corrente.

ACETAIA COMUNALE DI MODENA. Per i turisti a Modena una tappa obbligatoria è l'Acetaia Comunale, erede della prima acetaia Estense. Fu creata nel 2003 nel sottotetto del Paazzo Comunale, a cura della Consorteria dell'Aceto balsamico tradizionale di Modena e ospita 3 batterie storiche: due più piccole, da sei botticelle ciascuna, che hanno preso i nomi dai fiumi Secchia e Panaro e una da dieci botticelle intitolata alla Torre Ghirlandina. Il Comune ha quindi voluto la ristrutturazione di due sale del sottotetto della Residenza municipale, dove troveranno spazio pannelli espositivi e percorsi didattici. L'ingresso è di 2 euroo a testa e i giorni di visita sono:  venerdi 15.30 e 16.30; sabato e domenica: 10.30, 11.30, 15.30, 16.30.

​MUSEO DELL'ACETO BALSAMICO DI SPILAMBERTO. Si tratta di uno dei capisaldi della tradizione dell'Aceto Balsamico Tradizionale, infatti il Museo di Spilamberto, situato all'interno del Castello, permette al visitatore che attraverserà le sale, di compiere un viaggio affascinante tra le complessità di una preparazione perfetta dell'oro nero modenese. Solo attraverso questo percorso si comprende la necessità di tutelarne il nome, di regolamentarne la fabbricazione nell’impossibilità di una sua industrializzazione, per poi apprezzare la sua unicità assistendo a quei processi fino ad ora gelosamente custoditi nelle acetaie di famiglia. 
 

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