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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Scontri e pestaggio ai danni dei Carabinieri a Piacenza, coinvolti due modenesi

La Procura indaga anche su due giovani coinvolti nelle violenze del 10 febbraio. Sarebbero stati individuati dalla Digos tra gli habituè dei centri sociali. Undici i ragazzi sotto inchiesta

Dopo i violenti scontri dello scorso sabato a Piacenza, maturanti nell'ambito di una manifestazione antifascista contro l'apertura di una sede di CasaPound, la Procura piacentina sta indagando a ritmo serrato per identificare i facinorosi che si sono resi protagonisti degli episodi più gravi, tra cui sicuramente quello del pestaggio al Carabinieri del Battaglione di Bologna, trascinato a terra, isolato e picchiato con inaudita veemenza da un gruppetto di delinquenti.

In tutto sarebbero nove le persone, non piacentine, ma provenienti dai centri sociali di Torino e Bologna e un appartenente al sindacato Si Cobas della Lombardia, che avrebbero picchiato il militare e preso parte attivamente agli scontri con il reparto mobile della polizia di Milano e il battaglione dei carabinieri di Bologna. Sono stati denunciati per rapina, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, violenza privata e lesioni aggravate in concorso. Sono tutti italiani tranne uno che potrebbe essere nordafricano. 

Tra di loro figurerebbero anche due modenesi, noti per la militanza nei centri sociali, che sono soliti spostarsi nelle città nel nord-Italia per dare libero sfogo alla propria rabbia in maniera costante e quasi pianificata, come successo nei mesi scorsi anche a Modena. Uno dei due antagonisti modenesi avrebbe anche un ruolo diretto nel pestaggio del brigadiere ferito in largo Battisti e poi trasportato in ospedale.

Due organizzatori piacentini sono già stati denunciati per istigazione a delinquere e per la violazione dell'articolo 18 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, ovvero la violazione delle prescrizioni dell'autorità di pubblica sicurezza in merito al corteo. In tutto quindi sono undici le persone identificate e nel mirino della Digos e dei carabinieri del Nucleo Informativo di Piacenza, che hanno lavorato fianco a fianco ininterrottamente dal pomeriggio degli scontri. Le indagini sono coordinate dal sostituto procuratore Roberto Fontana

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