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Cronaca

Morti bianche, Modena all'ottavo posto in Italia per decessi sul lavoro

Con 13 vittime sul lavoro nel corso del 2014, la nostra provincia si colloca in alto nella funesta graduatoria, nel trend dell'Emilia-Romagna, seconda regione dopo la Lombardia. Nella graduatoria per incidenza sulla popolazione occupata è però 37esima

I dati contenuti nel rapporto dell'Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre, seppur segnino un leggero calo nel tempo, tracciano un bilancio drammatico delle morti sul lavoro nel nostro paese. Anche nell'anno appena trascorso le vittime sul lavoro sono state tante. Troppe. Da gennaio a novembre nella nostra Penisola si contano 919 vittime: di cui 684 decedute sul luogo di lavoro e 235 in itinere

Un bollettino di guerra che narra un dolore collettivo e una piaga sociale. A cominciare dalla Lombardia, prima nella graduatoria nazionale per numero di decessi sul luogo di lavoro (80); seguita dall’Emilia Romagna (68), dalla Puglia (65), da Piemonte e Sicilia (60) e dal Veneto (55).

La provincia di Modena fa purtroppo registrare l'ottavo dato assoluto per numero di incidenti mortali sui luoghi di lavoro, che nel 2014 sono stati 13. Una cifra elevata, se si pensa che a Milano le vittime sono state le stesse, ma con una popolazione occupata di almeno quattro volte superiore. Ma proprio in relazione al totale dei lavoratori sul territorio (314mila secondo i rilevamenti Istat riportati dall'Osservatorio) i numeri modenesi assumono un'altra prospettiva, con un'incidenza di 41 morti ogni milione di occupati, che equivale al 37esimo posto fra le province italiane.

Analizzando il resto della classifica provinciale, poi, si scopre che il più elevato numero di vittime viene registrato a Roma (30): al secondo posto Torino (24), al terzo Bari (23). Seguono: Napoli (17), Cuneo (15), Brescia e Salerno (14), Lecce, Palermo, Modena e Milano (13).

E continua ad essere il settore delle costruzioni quello maggiormente coinvolto dagli incidenti mortali (14,5 per cento dei casi e 99 vittime), seguito dalle attività manifatturiere (12,6 per cento e 86 infortuni mortali) e dai trasporti e magazzinaggi (9,8 per cento e 67 decessi).

Gli stranieri deceduti sul lavoro sono 88 pari al 12,9 per cento del totale. Il giovedì e il martedì i giorni della settimana in cui si sono verificati più incidenti mortali. Il 33 per cento delle vittime aveva un’età compresa tra i 45 e i 54 anni (226 lavoratori), il 25,3 per cento dai 55 ai 64 anni (173 lavoratori).

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