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Cronaca

Neve "pesante" in un inverno caldo: parola ai meteorologi

Quella dei giorni scorsi a Modena è stata una nevicata particolare per la sua intensità e il tipo di neve pesante. Secondo gli esperti dell'Osservatorio Geofisico UNIMORE il dato più singolare riguarda il totale della precipitazione di acqua del 5 e 6 febbraio

La neve in modo intenso mancava a Modena dal 21-24 febbraio 2013, e come spesso accade in questi tempi si passa da un estremo all’altro: quasi due anni di assenza di neve, poi improvviso un fenomeno intenso, proprio quando l'inverno stava trascorrendo con temperature decisamente “troppo” miti.

Secondo i dati dell’Osservatorio Geofisico UNIMORE l’altezza di “neve fresca in 24 ore” a Modena città è risultata di 2 cm giovedì 5 febbraio e 32 cm venerdì 6 febbraio, la maggior parte caduti fra la notte e il primo mattino, determinando non pochi disagi. La breve “fioccata” di sabato 7 febbraio è classificata “non misurabile”. Al rilievo del dato ha collaborato come osservatore volontario Salvatore Quattrocchi, effettuando vari campionamenti secondo i metodi e le linee guida WMO e NOAA. La neve infatti è uno di quei parametri in cui è fondamentale l’occhio umano per l’osservazione, così come la nebbia, i temporali, la grandine e i tornado. 

“Da un punto di vista climatico e storico – precisa Luca Lombroso - si tratta senz'altro di una nevicata copiosa e abbondante, ma negli ultimi anni ce ne sono state varie simili o più intense,  in particolare l’episodio del 6 febbraio 2015 presenta molte analogie con quello del 28 febbraio 2004, in cui caddero 40 cm di neve in poche ore”. 

Altre nevicate copiose degli ultimi anni sono state quella di San Geminiano 2010, con 28 cm, il “blizzard” del 9-10 marzo 2010 con 36 cm totali, suddivisi in 10 cm il 9 e altri 26 cm il 10, e quindi, come tutti ricorderanno, il “ nevone” del febbraio 2012, con complessivi 83 cm e un massimo giornaliero di 24 cm il giorno 1 febbraio. L’ultima abbondante nevicata risale al 21/24 febbraio 2013, con 43 cm in 4 giorni e un massimo di 25 cm il giorno 23. 

Da quest'ultima nevicata la neve ha fatto la sua apparizione solo in modo fugace e debole e gli inverni 2013/14 e 2014/15, sono stati decisamente miti. “Paradossalmente – aggiunge Luca Lombroso dell’Osservatorio Geofisico UNIMORE - può essere proprio questo fattore che causa la notevole intensità delle precipitazioni: aria più calda e soprattutto mari più caldi del normale caricano di acqua precipitabile le nubi. Ed infatti il dato più rilevante della nevicata associata al ciclone tirrenico nevoso “Norbert” è l’equivalente in acqua della neve fusa tramite l’apposito pluviometro riscaldato dell’osservatorio, ben 50.5 mm il giorno 6, ovvero sono caduti 32 cm di neve che, in una nevicata “standard” ne avrebbero prodotto mezzo metro. Per opposto, la neve del febbraio 2012 era invece molto asciutta; gli 83 cm totali di neve  ebbero un “equivalente in acqua” di 43 mm”. 

Spicca anche il totale di precipitazione in equivalente in acqua nei due giorni maggiormente perturbati, il 5 febbraio infatti erano caduti già 50 mm, dunque un totale di 100.5 mm. Dal 1830 mai era caduta, in febbraio tanta precipitazione idrica in due giorni. 

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