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Cronaca

Neve, in Appennino turbine in azione e conta dei danni

Mezzi spargisale al lavoro ininterrottamente, turbine per ridurre cumuli di neve, rischio ghiaccio sempre più concreto. Intanto la Protezione Civile avvia ricognizione dei danni su richiesta della Regione per lo stato di emergenza

Tutti i mezzi spargisale della Provincia sono al lavoro in Appennino e in diversi tratti di pianura contro il rischio delle gelate notturne. Tra Maranello e Serramazzoni lungo la provinciale 3 Giardini nel pomeriggio di lunedì 9 febbraio è in funzione anche un turbina per allargare la sede stradale ristretta dai cumuli di neve ai lati della carreggiata che comunque e nera e regolarmente percorribile.

Spartineve al lavoro per allargare il passaggio ed eliminare i cumuli di neve a Montecreto sulla provinciale 324 del passo delle Radici, tra Lama Mocogno e Palagano e tra Pievepelago e Riolunato dove il fondo stradale è tuttora bianco come in gran parte delle zone più alte dell'Appennino; turbine al lavoro anche sulla provinciale 486 da Piandelagotti a Ponte Dolo nei punti più stretti e lungo la provinciale 38 in alcuni tratti tra da Piandelagotti a Civago; tutte le strade provinciali sono comunque percorribili. 

La Protezione civile della Provincia ha iniziato, su richiesta della Regione,  una prima ricognizione dei danni provocati dalle recenti nevicate per la richiesta dello stato di emergenza da inviare al Governo.

In collaborazione con i sindaci vengono individuati tutti gli eventuali danni strutturali a edifici pubblici e privati, compresa una prima ricognizione dei danni connessi con la mancata erogazione di energia elettrica, le somme spese per effettuare gli interventi urgenti per scongiurare le situazioni di pericolo (tra cui gli interventi sulle alberature e abitazioni cariche di neve), per la gestione degli sfollati, il soccorso ai cittadini, la loro sistemazione e gli interventi di emergenza nelle case isolate.

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