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Cronaca Corso Camillo Benso Conte di Cavour

Il corteo del Guernica sfocia in una nuova occupazione, tocca all'ex cinema Cavour

Un centinaio di manifestanti hanno sfilato per il centro fino ad invadere l'ex sala cinematografica del "Paradisino", chiusa da ormai molti anni. Qualche tensione con le forze dell'ordine

Dopo l'Olympia tocca al Cavour. Sembra aver preso ormai una direzione "cinematografica" l'azione del collettivo Guernica, che un paio di giorni dopo lo sgombero dall'edificio di via Malmusi ha preso possesso di un'altra sala cinematografica ormai in stato di abbandono, quella di corso Cavour. I militanti del centro sociale hanno forzato l'ingresso dell'edificio intorno alle ore 17, al termine di un corteo che si era snodato per le vie del centro storico.

Un centinaio di persone, infatti, si era radunato per un presidio in piazza Matteotti alle ore 15, per protestare contro lo sgombero e rilanciare la battaglia per la riqualificazione degli spazi urbani. Quella che doveva essere una protesta stanziale è invece divenuta itinerante, con il corteo che si è messo in marcia in via Emilia sotto gli occhi delle forze dell'ordine. Polizia e Carabinieri hanno però lasciato fare, senza ricorrere alle maniere forti: si sono avuti solo pochi momenti di tensione, ma alla fine i manifestanti sono arrivati in corso Cavour e hanno attuato il progetto di occupazione.

Occupazione dell'ex cinema Cavour - Modena 3/12/2017

Come già avvenuto per l'Olympia, anche dentro il cinema Cavour i ragazzi del centro sociale – supportati da diversi gruppi simpatizzanti – hanno iniziato la pulizia dei locali, che sono poi stato oggetto del viavai dei curiosi. Alle ore 18 l'occupazione è in corso, guardata a distanza da Digos e agenti in tenuta antisommossa. L'intenzione del collettivo è quella di restare dentro il nuovo spazio e pare che le forze dell'ordine non siano intenzionate a impedirlo. Almeno non questa sera.

Tuttavia, il Questore ha fatto sapere che saranno intrapresi "tutti i provvedimenti del caso, in particolare la denuncia di tutti i soggetti responsabili della violazione dell’articolo 340 del codice penale per avere interrotto un pubblico servizio, ossia la circolazione dei mezzi pubblici e di pubblico servizio nella via Emilia centro". Dal momento che il corteo non era stato autorizzato, inoltre, sarà contestata la violazione dell’articolo 18 del Tulps ai coordinatori promotori dell’iniziativa ed infine saranno sanzionati per la violazione amministrativa prevista per il blocco stradale "tutti i soggetti che hanno posto in essere una condotta finalizzata al blocco della libera circolazione".

Il cinema è chiuso ormai dall'anno 2000, dopo essere stato prima un teatro, poi per oltre 50 anni una sala per proiezioni. A molti modenesi suona famigliare il nome di Paradisino, con il quale è noto l'intero complesso, di proprietà dell'Arcidiocesi: la Chiesa di Santa Maria dei Angeli (ora in uso alla comunità ucraina), l'oratorio e appunto il cinema. Dopo anni di abbandono, tuttavia, l'edificio è al centro di un progetto di riqualificazione: l'obbiettivo della Curia è quello di trasformarlo nella seconda mensa per i poveri del centro storico, una struttura "gemella" della mensa Ghirlandina.

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