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Cronaca San Cataldo / Strada Nazionale per Carpi, 101

Cadavere di una donna ritrovato in cantina, confessa il compagno

Iera sera è stato rinvenuto nella cantina di un palazzo lungo strada nazionale per Carpi, in zona Madonnina, il cadavere di Bernardette Fella, 54enne modenese. Il corpo era riverso in un frigorifero da ormai diversi giorni, ed è stato scoperto grazie al personale clinico veterinario con sede in quello stabile a causa di un forte odore. La Polizia ha raccolto la confessione del compagno, un 51enne

Macabra scoperta, ieri sera alle 20.00, in una palazzina nel quartiere Madonnina. La Polizia di Stato è stata chiamata insieme ai Vigili del Fuoco dal personale della clinica veterinaria che ha sede al primo piano dell'edificio di Strada Nazionale per Carpi 101. Da almeno una settimana, infatti, i veterinari percepivano un forte odore provenire dallo scantinato. Dopo che i pompieri hanno forzato la porta della cantina seminterrata si sono trovati di fronte al cadavere di una donna riverso in un vecchio frigorifero non in funzione. 

IL RITROVAMENTO - Le indagini hanno rapidamente permesso di accertare che si trattava di Bernadette Fella, 54enne modenese, che risiedeva all'ultimo piano dello stesso condominio. E' parso subito evidente che potesse trattarsi di un omicidio, ipotesi per la quale stanno indagando gli inquirenti della Questura, coordinati dal sostituto procuratore Katia Marino. Sul cadavere non sono stati trovati segni evidenti, a causa dello stato di decomposizione: pare possa trattarsi di una morte per stangolamento, tuttavia il medico legale ha preferito affidarsi ad un'autopsia prima di emettere giudizi. Sul posto anche la Polizia Scientifica. 

LA VITTIMA - Bernadette Fella era madre di due figli di 26 e 30 anni. Dopo una carriera come maestra d'asilo e come giocatrice di pallavolo, la 54enne aveva avuto un momento difficile, che una ventina di anni fa le aveva causato un grave crollo psicologico dal quale faticava a riprendersi. Problemi di salute sfociati poi in un divorzio, nell'assistenza dei servizi sociali e in una burrascosa relazione con un nuovo compagno. Proprio quest'ultino, il 50enne Armando Canò, in diverse occasioni si era reso protagonista di maltramenti, già denunciati alle forze dell'ordine. Un rapporto difficile, fatto di liti continue, di violenza ma anche di riavvicinamenti e di querele prima depositate e poi ritirate.

FERMATO IL COMPAGNO - Questa mattina alle 2.00 Armando Canò, pregiudicato per piccoli furti, è stato rintracciato presso l'abitazione di una conoscente a Castelfranco Emilia. L'uomo è stato trovato in possesso delle chiavi della dimora della vittima e della porta della cantina ove era stato rinvenuto il corpo privo di vita. Su indicazioni della Procura, gli agenti della Squadra Mobile hanno fermato l'uomo, che è stato poi sottoposto ad interrogatorio, nel quale avrebbe confessato il delitto senza troppa resistenza.

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