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Cronaca San Felice sul Panaro / Via Perossaro Vecchia

Omicidio di San Felice, un momento di pazzia premeditata

Si scava nelle vicende personali di Enrico Guerzoni, che ieri ha ucciso la vicina di casa dopo aver dato fuoco alla sua abitazione, tentanto poi il suicidio. Una persona schiva e scontrosa, come viene descritta dai vicini, facilmente incline all'alcol

Complesso e articolato il lavoro dei Carabinieri, che da ieri pomeriggio hanno preso in carico l'indagine sui fatti drammatici di San Felice sul Panaro, dove il 58enne Enrico Guerzoni ha ucciso la vicina di casa, incendiando anche il condominio, prima di tentare senza successo di togliersi la vita. Agli investigatori dell'Arma è toccato l'ingrato compito di svolgere i rilievi sulla scena del delitto e di ricostruire la dinamica anche attraverso la testimonianza dei presenti. Sono dovute passare alcune ore prima di riallacciare i fili della vicenda, che presentava molti punti interrogativi e, purtroppo, nessun testimone diretto se non il bambino di due anni salvato dalla casa in fiamme.

Saranno necessari ovviamente i riscontri autoptici sul cadavere della vittima, la donna indiana di 63 anni Kamaljit Kaur, e le analisi dei medici sul corpo dello stesso Guerzoni – ancora ricoverato in condizioni critiche – per avere riscontri certi.  Se la sequenza dei fatti e la spirale di violenza sembra ormai assodata, resta ora da comprendere le ragioni di un gesto talmente scellerato.

Per farlo, non potendo ovviamente interrogare l'assassino appeso per un filo ai macchinari dell'ospedale, i Carabinieri e il magistrato competente, Claudia Natalini, stanno raccogliendo informazioni dai conoscenti delle persone coinvolte, in particolar modo dai parenti e dai vicini di casa.

Nel ritratto che viene abbozzato, Guerzoni è descritto come un individuo burbero e iracondo. Lo testimonierebbero i pessimi rapporti fra inquilini, che potrebbero essere alla base dell'omicidio: le continue liti, gli insulti e una serie di atteggiamenti che testimoniavano una convivenza difficile tra il 58enne e i vicini indiani. Guerzoni, divorziato, conduceva una vita piuttosto ritirata e solitaria: viveva da solo nell'appartamento dopo la morte della madre e pare fosse dedito all'alcol.

Il gesto folle compiuto ieri sembra assumere però i contorni di un'azione studiata e preparata. La scansione delle mosse lo testimonia: l'incendio appiccato nel proprio appartamento in più punti, il barricare le uscite del palazzo come a creare una gabbia entro cui commettere il delitto e infine il tentativo di farla finita. Il materiale per gli inquirenti è molteplice e variegato e non sarà certo semplice accertare, qualora vi fosse, una ragione  per quanto accaduto.

Omicidio a San Felice sul Panaro - 01/06/2016

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