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Cronaca

'Ndrangheta: Operazione Minotauro, cinque arresti in provincia

Scattata all'alba l'operazione che ha coinvolto un totale 1.300 Carabinieri, i quali, oltre a sequestrare un ammontare di 70 milioni di euro di beni, hanno portato a segno cinque arresti nel modenese, 142 in tutta Italia

Sono cinque gli arresti eseguiti dai carabinieri del Comando provinciale di Modena nell'ambito dell' operazione 'Minotauro', coordinata dalla Dda di Torino, per concorso nel traffico di sostanze stupefacenti aggravata dall' uso del metodo mafioso. Sono stati catturati Antonio Pagliuso, 47 anni, di Crotone e domiciliato a Vignola; Domenico Longobardi, 33 anni, di Castellammare di Stabia, residente a Modena; un albanese di 36 anni che vive a Carpi, Edmont Dedaj; due marocchini di 41 e 49 anni, Abdelaziz e Mohamed Asmoun, residenti a Savignano sul Panaro e Vignola. I carabinieri di Modena hanno eseguito altre perquisizioni nei confronti di affiliati all'organizzazione, che hanno portato al sequestro di oltre 20.000 euro in contanti.

L'ordinanza di custodia cautelare in carcere spiccata dal gip di Torino per 142 affiliati alla 'ndrangheta sta venendo eseguita in queste ore dai carabinieri del capoluogo piemontese nelle province di Torino, Milano, Modena e Reggio Calabria, dove sono in corso anche numerose perquisizioni. L'operazione, denominata 'Minotauro', è coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Torino e vede impegnati circa 1.300 militari. Gli arrestati sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, traffico di sostanze stupefacenti, porto e detenzione illegale di armi, trasferimento fraudolento di valori, usura, estorsione ed altri reati.

L'operazione, coordinata dalla D.D.A di Torino - si precisa in una nota della Dia - si inserisce in una più vasta attività di contrasto alle 'ndrine contestualmente svolta dal personale dell'Arma dei Carabinieri di Torino e sarà oggetto nell'odierna mattinata di una conferenza stampa presieduta dal Procuratore Capo di Torino".

 
Reparti della Guardia di Finanza di Torino ed unità speciali dello S.C.I.C.O. di Roma - nell'ambito di una vasta operazione interforze, coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino - stanno dando esecuzione ad una serie di sequestri di beni per 70 milioni di euro, riconducibili alla criminalità organizzata calabrese. Contestualmente, nell'ambito della medesima indagine - si apprende dalla Guardia di Finanza e dal Centro operativo di Torino della Direzione investigativa antimafia - l'Arma dei Carabinieri sta eseguendo misure cautelari in carcere nei confronti di 150 soggetti. Più di 100 i Finanzieri impegnati per sequestrare 127 tra ville, appartamenti, e terreni situati a Torino e provincia, in altre zone del Piemonte, Lombardia, Liguria e Calabria. Cautelate anche 10 aziende, più di 200 conti correnti e diverse cassette di sicurezza.
 
(ANSA)
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