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Cronaca Ospedale Universitario / Via del Pozzo

16enne morì di overdose, custodia cautelare in carcere per il pusher

Il gip ha convalidato l'arresto e disposto la misura restrittiva per l'operaio 24enne ritenuto responsabile della vendita di Mdma che ha provocato la morte del sedicenne Maxim Vatavu

È stata convalidata la custodia cautelare in carcere per il 24enne R. R., il giovane ritenuto responsabile della cessione della dose di stupefacente (droga sintetica Mdma) rivelatasi poi letale per il 16enne bolognese Maxim Vanatu, il giovanissimo morto di overdose la settimana scorsa al Policlinico di Modena.

Il giovane, operaio saltuario, era stato arrestato nella notte tra il 30 e il 31 per detenzione di marijuana, trovatagli nella perquisizione domiciliare. Risulta indagato (nel fascicolo del pm Francesco Caleca) anche per la cessione dell'ecstasy e per il reato di morte in conseguenza di altro delitto, così come l'amico di Vatavu, il diciottenne che si trovava con lui quando si è sentito male. Il ragazzo è morto lunedì 27 al policlinico di Modena, dopo che i medici avevano tentato anche un trapianto di fegato per salvarlo.

L'arrestato avrebbe ammesso davanti al giudice di essere un pusher di marijuana, ma avrebbe anche detto che era la prima volta che cedeva a qualcuno Mdma; avrebbe dichiarato di non aver visto la vittima, ma di aver ceduto una bustina solo al diciottenne, spiegando che si trattava di un residuo di sostanza che gli era rimasta da un precedente "acquisto", per uso personale, fatto in una discoteca della riviera romagnola.

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